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Resta alta la tensione in Iran

29 dic 2009
Resta alta la tensione in Iran
“Una nauseante mascherata”. Così il presidente Mahmud Ahmadinejad ha definito le manifestazioni dell’opposizione in occasione del giorno dell’Ashura. Il Governo punta il dito in particolar modo contro la Gran Bretagna, accusata di aver contribuito a pianificare i tumulti di piazza e di strumentalizzare i dissidi interni alla leadership iraniana. Da qui la convocazione dell’ambasciatore inglese. Londra ha affermato che il diplomatico insisterà sul fatto che l’Iran deve rispettare i diritti umani. Intanto Shirin Ebadi – premio nobel per la pace – ha denunciato, da un sito dell’opposizione, l’arresto della sorella, medico. “E’ un tentativo di pressione per farmi cessare ogni attività in difesa dei diritti umani” – ha dichiarato. Il presunto arresto avviene a 2 giorni dagli scontri di piazza in cui sarebbero rimaste uccise 15 persone. La televisione di Stato, che ha mostrato a lungo le immagini dei danni e degli incendi nelle strade, ha affermato che il tutto è stato opera di teppisti irrispettosi della ricorrenza dell'Ashura. A riprova di questo ha mandato in onda una scena in cui alcuni manifestanti applaudono al ritiro momentaneo delle forze anti-sommossa: il battere le mani – è stato sottolineato - è considerato un gesto di gioia sconveniente alle manifestazioni di lutto.

Gianmarco Morosini

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