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Rimini Yacht, le finanziarie sammarinesi parti civili

31 mag 2010
“Le finanziarie coinvolte, o almeno parlo per le mie, al pari dei conduttori risultano vittime di un diabolico raggiro”. A parlare è l’avvocato Alessandro Petrillo, del Foro di Rimini, che segue la vicenda di Rimini Yacht, la truffa delle imbarcazioni di lusso, per le quali sono risultate più di un proprietario. Un meccanismo semplice, quello usato dall’amministratore delegato Giulio Lolli, ora indagato per truffa, che si è inserito in una falla legislativa, ossia che non è richiesto un atto notarile nella compravendita di questi beni mobili di lusso. Come rileva l’avvocato Petrillo, “non credo – dice – che agli uffici di San Marino possa essere rivolto alcun tipo di biasimo. E’ una situazione resa possibile da tutta una serie di incongruenze, che possono essere ricercate nelle connivenze da parte di qualcuno, di possibili negligenze, ma allo stato attuale si fa fatica a capire quali, ma anche, ed è l’ipotesi più probabile, da un quadro normativo che presenta clamorose falle e che consente questo tipo di procedure anomale. “Non è un sistema sufficientemente rigido – conclude – le barche possono essere immatricolate sia a San Marino sia in Italia senza che ci sia la possibilità di una verifica in tempo reale”.

Francesca Biliotti

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