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Il mistero del crocifisso. Il Cristo di Michelangelo riappare a San Marino

7 mar 2012
Il mistero del crocifisso. Il Cristo di Michelangelo riappare a San Marino
Il mistero del crocifisso. Il Cristo di Michelangelo riappare a San Marino
Sequestrata all’agenzia di Domagnano dell’Euro Commercial Bank la cassetta di sicurezza che contiene un crocifisso ligneo che potrebbe essere opera di Michelangelo Buonarroti. Oltre alla statuetta trovato il testamento olografo del Conte Giacomo Maria Ugolini deceduto nel 2006.
Primo mistero svelato. Il crocifisso era davvero nella cassetta di sicurezza dell’Euro Commercial Bank di Domagnano.
Il sequestro è potuto scattare perché ha funzionato la filiera dei controlli anti-riciclaggio. La Banca, informata dall’avvocato Ciabattoni di Ascoli Piceno che il suo cliente – Giorgio Balestrieri, attualmente residente a New York - voleva che egli aprisse quella cassetta di sicurezza, ha compiuto l’adeguata verifica ed è emerso che Balestrieri, gran maestro della massoneria, è indagato per presunti rapporti con affiliati alla malavita. Immediata la segnalazione all’agenzia d’informazione finanziaria e quindi alla magistratura. Ma non è stato necessario forzare la cassetta di sicurezza per verificarne il contenuto. L’avvocato Ciabattoni ha fornito la chiave e insieme al magistrato e agli agenti della polizia giudiziaria è stato ispezionato il contenuto. Ora resta da stabilire se si tratta di un falso oppure di un autentico crocifisso ligneo realizzato da Michelangelo Buonarroti all’età di 20 anni. L’ex Ministro dei Beni culturali Bondi fece acquistare un altro crocifisso ligneo di Michelangelo, simile a questo, e venne quotato 3,2 milioni di euro. Controversi i pareri sull’autenticità. Quale sarà quello vero? Quello fatto comprare da Bondi o quello che l’allora ambasciatore di San Marino in Egitto e Giordania Conte Giacomo Maria Ugolini, voleva addirittura donare a Papa Giovanni Paolo II ed è invece finito all’Euro Commercial Bank? Ciò che si sa è che il crocifisso, dopo la morte di Ugolini nel 2006, è stato nella disponibilità di Giorgio Balestrieri. L’aveva lui la chiave della cassetta di sicurezza e dentro c’era – altro mistero – anche il testamento olografo del Conte Ugolini. Nel video le interviste a Rita Vanucci (Commissario della legge) e Francesco Ciabattoni (Avvocato)

Luca Salvatori

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