Logo San Marino RTV

Papa Giovanni XXIII: tossicodipendenti da carcere a comunità

26 dic 2013
Papa Giovanni XXIII: tossicodipendenti da carcere a comunità
Papa Giovanni XXIII: tossicodipendenti da carcere a comunità
"Il 24,5% dei detenuti nelle carceri italiane, secondo dati Istat, è costituito da tossicodipendenti. Se trasformiamo la pena detentiva in un percorso serio presso comunità terapeutiche riduciamo di un quarto la presenza in carcere ma soprattutto attuiamo una pena veramente rieducativa come vuole la nostra Costituzione". La proposta è stata lanciata da Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, nel corso della "Festa del riconoscimento", l'appuntamento che l'associazione fondata da don Benzi organizza ogni anno il giorno dopo Natale, per celebrare con una messa nella parrocchia riminese della Resurrezione la conclusione del programma terapeutico di chi vuole liberarsi dalle droghe. 94 i giovani che hanno concluso con successo quest'anno il programma terapeutico messo a punto dalla Comunità, non solo in Italia ma anche, per 22 giovani, in Brasile, Cile, Bolivia, Albania, Croazia. "L'uomo non è il suo errore - ha sottolineato Ramonda - Non bisogna agire sulla parte negativa ma sulla scintilla di bene che c'è in ogni uomo. Il problema del sovraffollamento delle carceri si risolve non costruendo nuove strutture, o ricorrendo a false soluzioni come l'amnistia o l'indulto, ma attuando pene che portino le persone che hanno sbagliato a cambiare vita. Oggi oltre l'80% di chi esce dal carcere torna a delinquere, mentre in pochissimi casi chi fa percorsi alternativi commette nuovamente reati. Perché non si affronta in maniera decisa e risolutiva il problema, partendo dai risultati ottenuti da chi già sta operando con successo?". La messa di ringraziamento per i 94 giovani e le loro famiglie è stata celebrata da mons.Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali.

Riproduzione riservata ©