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Delfinario Rimini: il Ministero dell'Ambiente diffida la società che lo gestisce

1 ago 2014
Delfinario Rimini: il ministro all'ambiente diffida la società che lo gestisce
Delfinario Rimini: il ministro all'ambiente diffida la società che lo gestisce
Il Ministero dell'Ambiente ha diffidato la società Leo 3000, che possiede e gestisce lo 'Zoo Safari' di Fasano, nel brindisino, a recuperare le otarie date in prestito al Delfinario di Rimini e che la struttura romagnola sta impiegando nella sua attività dopo che, lo scorso anno, quattro delfini ospitati sono stati trasferiti a Genova. E' quanto emerge dalla risposta del ministro per l'Ambiente, Gianluca Galletti, all'interpellanza sul Delfinario riminese presentata dal deputato del Gruppo Misto Alessio Tacconi. Il parlamentare aveva chiesto un intervento urgente al ministro per far rispettare il decreto di chiusura della struttura zoologica perché non rispetta i minimi parametri previsti da una direttiva europea del 1999 e da un Decreto Legislativo del 2005. ''In relazione alla documentazione acquisita - si legge in un passaggio - il ministero dell'Ambiente ha provveduto a diffidare la società Leo 3000, con nota del 16 luglio, affinché venga disposto l'immediato rientro degli esemplari di proprietà presso la struttura 'Zoo Safari' di Fasano, pena il mancato rilascio della licenza di giardino zoologico''. Soddisfatta dalla decisione la Lav-Lega antivivisezione, che lancia un appello al sindaco di Rimini Andrea Gnassi che, a giudizio della stessa associazione, sarebbe "rimasto l'unico a non rendersi conto dell'illegalità presente sul suo territorio". Ora questa interpellanza urgente "riporta l'attenzione sulla struttura di Rimini, dimostrando come questa struttura sia un'evidente rappresentazione di un problema che da dieci anni consente la violazione di una Direttiva Europea ed espone l'Italia al rischio di procedure di infrazione".

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