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San Marino, centri sanitari sovraffollati: carenza di medici sostitutivi

22 ago 2014
San Marino, centri sanitari sovraffollati: carenza di medici sostitutivi
San Marino, centri sanitari sovraffollati: carenza di medici sostitutivi
Un'estate di difficoltà per i pazienti dei centri sanitari, vista la carenza di medici che possano sostituire il personale per ferie o altre assenze. La medicina di base però assicura che il problema è temporaneo.

Centri sanitari sovraffollati e carenza di medici sostitutivi. Il problema esiste e va avanti da tutta l'estate, conferma il dirigente della medicina di base dottor Tiziano Bugli, ma è temporaneo, dovuto al fatto che esistono pochissimi medici in graduatoria disponibili che possano fare sostituzioni in caso di ferie o altre assenze. “Alcuni medici – spiega infatti il dottor Bugli – sono disponibili teoricamente, ma poi magari stanno facendo la specializzazione, corsi di formazioni o tirocini, per cui la disponibilità, nella pratica, non c'è, e nei periodi critici come quelli estivi per via delle ferie, si va un po' in affanno”. Un problema che lo scorso anno si era sentito meno poiché c'erano più medici in graduatoria. Anche la spending review ha fatto la sua parte in questo senso, le direttive emanate sono state tese a limitare il più possibile le sostituzioni, dunque il servizio è stato necessariamente riorganizzato anche nell'ottica del risparmio. Alcune condotte periferiche, come Chiesanuova o Murata, hanno dovuto chiudere per un giorno o due, oppure l'infermiere presente dirottava i pazienti su altre condotte. Al 31 luglio, sono gli ultimi dati, i pazienti sammarinesi sono 28.900, da suddividere tra i 18 medici esistenti, e la media è già di 1600 pazienti per ogni medico, media che è aumentata a Serravalle ad esempio, vista la sospensione del dottor Berti, che ha impennato i pazienti a 1700 a testa. Ecco che con qualche medico in ferie, sia pure 2 o 3 unità appena, il servizio va in sofferenza. “Io stesso ho fatto sostituzioni in qualche ambulatorio”, ci dice ancora il dottor Bugli che comunque anticipa il fatto che stia già lavorando ad un progetto di riorganizzazione della medicina di base che riesca ad ovviare anche a questi inconvenienti.

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