Logo San Marino RTV

Federico Podeschi: "Arriva il matrimonio gay a San Marino?"

13 set 2014
Federico Podeschi: "Arriva il matrimonio gay a San Marino?"
Federico Podeschi: "Arriva il matrimonio gay a San Marino?"
Gli ultimi 2 anni hanno visto sviluppi enormi in tutto il mondo per il riconoscimento delle coppie gay, cambiamenti che continuano sia a migliorare l’integrazione delle persone LGBT a livello legale, sociale ed economico, che a distruggere l’omofobia e la discriminazione a tutti i livelli.
Anche a San Marino, il Consiglio Grande e Generale si prepara ad affrontare il dibattito su un’Istanza proposta da Federico Podeschi, che lo scorso marzo ha sposato Darren Williams in Galles. Alla coppia stanno per essere dati bambini in affidamento ed ora i coniugi richiedono il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso ed il loro stato di famiglia in Repubblica.
A San Marino, il dibattito è già cominciato negli incontri socio-culturali, politici e nei bar. Forse più che dibattito le prese di posizione sono più unilaterali con vari esponenti che presentano riflessioni personali informazioni tratte da fonti spesso inattendibili, senza dare al pubblico la possibilità di valutare i fatti in modo oggettivo e bilanciato.
A riguardo, Federico Podeschi presenta una riflessione su alcuni temi elencati dalla propaganda contro le persone LGBT che “ha iniziato a comportarsi in modo legalmente e moralmente discriminatorio e con incitamento all’odio contro le persone LGBT”, dice Podeschi.
Gli 8 punti considerati da Podeschi sono i seguenti:
1. "Dobbiamo proteggere il matrimonio"
La parola "proteggere" insinua che ci sia un una minaccia contro l'istituzione del matrimonio. Insinuare che l'inclusione di coppie dello stesso sesso nella definizione di matrimonio sia dannoso o distruttivo per l'istituzione è come suggerire che le persone gay siano velenose. Sembra anche voler insinuare che esista una perfida mafia gay con una missione di distruggere il matrimonio per tutti.
2. "Dobbiamo preservare la tradizione del matrimonio"
Dato che il matrimonio e stato più volte cambiato per adeguare la cultura di un dato periodo e luogo, sarebbe forse opportuno non riferirsi al matrimonio come una tradizione. Se il matrimonio fosse veramente una tradizione, alle coppie interraziali non sarebbe consentito di sposarsi, sarebbe possibile sposarsi un minorenne e le cerimonie sarebbero organizzate tra famiglie per condividere il loro patrimonio. In più il rito "Adelphopoiesis", anche conosciuto come matrimonio gay, era usato da varie Chiese cristiane per creare una parentela spirituale fra due persone dello stesso sesso - una tradizione praticata da 9 secoli prima di Cristo, se proprio vogliamo parlare di tradizioni.
3. “Il matrimonio é sempre stato un'unione tra un uomo e una donna"
Questa dichiarazione ignora le coppie gay legalmente sposate in Galles, Inghilterra, Francia, Canada, Spagna, Portogallo, Argentina, Danimarca, Svezia, Norvegia, Belgio, Olanda e Sud Africa – anche se questi matrimoni sono recenti, il fatto che esistono è in contrasto con questa dichiarazione, senza considerare i 48 paesi che ancora praticano la poligamia. Questo punto omette anche dalla storia le coppie gay sposate nell'antica Cina e Roma.
4. “Le coppie gay non possono avere figli per cui non si dovrebbe dare loro il permesso di sposarsi"
Molte persone fanno riferimento alla natura complementare dell'uomo e la donna, insinuando che coppie gay non siano naturalmente complementari perché non possono riprodursi e per cui non degne di sposarsi. Nonostante questa presa di posizione, le stesse persone spesso dimenticano le coppie anziane o quelle infertili a cui il matrimonio é consentito comunque. Se il matrimonio dovesse essere solo consentito a coppie che si possono riprodurre, non dovremmo rettificare questo "regolamento"?
5. “Alcuni studi hanno dimostrato che aver genitori eterosessuali sia meglio per i bambini"
Questa dichiarazione non é vera affatto. Gli studi fatti in questo campo hanno dimostrato il contrario: dozzine di studi hanno dimostrato che le coppie gay sono perfettamente capaci di crescere figli sani. Mentre alcuni studi ben rinomati hanno concluso che sia meglio per i bambini di poter avere due genitori a posto di uno solo, gli stesso studi hanno anche ampliamente spiegato che il genere di entrambi i genitori non ha alcuna rilevanza.
I pochi studi citati da alcuni esponenti presumibilmente, e talvolta dichiaratamente, omofobi sono studi condotti e pubblicizzati da organizzazioni contro le persone gay e senza paragone ad altri studi o fonti di informazione legittime, spesso senza neppure aver consultato o preso in esame genitori gay (o i loro figli) a riguardo.
6. “La minoranza non ha il diritto di dettare legge alla maggioranza"
La richiesta di essere inclusi nella legge sul matrimonio non é paragonabile
all'imporre il matrimonio tra due persone dello stesso sesso alla maggioranza. Nessuna persona eterosessuale(sposata o non) avrá alcuno svantaggio dall'estensione del diritto al matrimonio e alla famiglia per le persone gay.
7. “Il matrimonio appartiene alla Chiesa, perciò i matrimoni gay sono contro la mia religione”
Questa contesa sulla proprietà del matrimonio alla Chiesa ha spesso radici ben profonde e difficili da spiegare senza accanire la propaganda religiosa. San Marino, come tanti altri siti e nazioni è un paese laico, per cui la religione non ha nessun testo per quanto riguarda le leggi civili e sociali. Inoltre, il matrimonio è un processo legale in cui non è necessaria una celebrazione religiosa, in quanto due persone si possono tranquillamente sposare in civile. Per approfondire, è lo stato che da la “licenza” alla Chiesa di poter celebrare legalmente un matrimonio – senza legge civile, il matrimonio in Chiesa avrebbe solamente un valore religioso o sentimentale senza alcun riconoscimento legale. Il credo religioso, qualsiasi esso sia (cattolico, cristiano, o altro), non può essere mantenuto in leggi che restringono la libertà di altre persone che non hanno lo stesso credo.
8. “Perchè è così importante per le persone gay potersi sposare? Non si può fare un compromesso con qualche altra legge?”
Il matrimonio è importante per le persone LGBT come lo è per tutti. Le relazioni tra persone dello stesso sesso, anche se spesso tenute nascoste per paura di offese ed attacchi (anche se solo a parole), sono caratterizzate dallo stesso amore di qualsiasi altra coppia, mentre lo stato attuale della legge sembra voler dire il contrario. Siamo tutti eguali davanti alla legge, per cui dovremmo essere trattati come tali. Amore è amore: avere un altra legge o sistema per le coppie dello stesso sesso è semplicemente di per se’ discriminatorio. Per esempio, avremmo compromesso il voto per le donne? Se compromettono le pari opportunità, non sono più pari!
Federico Podeschi conclude: “Negare il diritto al matrimonio e alla famiglia alle persone LGBT stigmatizza le loro unioni e famiglie come inferiori, un messaggio spesso interpretato come se la discriminazione contro le persone LGBT sia accettabile. Sta al nostro governo di dimostrare la leadership necessaria per portare in Repubblica il cambiamento legale e sociale necessario per le vere pari opportunità – cambiamento che va di pari passo con il resto del mondo.

Riproduzione riservata ©