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Sanità: nuove stanze della geriatria pronte ma inutilizzate, è rimpallo sulle cause

22 ott 2014
Sanità: nuove stanze della geriatria pronte ma inutilizzate, è rimpallo sulle causeSanità: nuove stanze della geriatria pronte ma inutilizzate, è rimpallo sulle cause
Sanità: nuove stanze della geriatria pronte ma inutilizzate, è rimpallo sulle cause - Secondo fonti ospedaliere, la causa è la mancanza di fondi per l'assunzione degli OTA, ma dall'ISS s...
Sono pronte da oltre un anno, arredate, ma nessuno le utilizza. O meglio, l'impossibilità per i pazienti di accedere alle cinque stanze della nuova ala di geriatria, realizzate parallelamente alla neurologia - secondo fonti interne all'Ospedale - sarebbe da imputare alla mancanza di fondi per l'assunzione di OTA da impiegare in quel settore. Una chiara anomalia – osservano le stesse fonti - se si pensa che appositi corsi in territorio sfornano almeno una decina di operatori socio-sanitari ogni anno. I cittadini vogliono risposte: perché formare operatori a ripetizione se poi non possono essere impiegati? Il tutto – aggiungono - alla luce di una crescente emergenza posti letto: le attuali sette stanze di geriatria pare non bastino per sopperire la richiesta di ricoveri. Una degenza geriatrica, tra l'altro, dura mediamente 20 giorni, con la diretta conseguenza di andare ad ingolfare l'attività di altri reparti che naturalmente non possono rifiutarsi di ospitare gli anziani degenti. “Le stanze in questione sono tre e non cinque – chiariscono subito dall'ISS – sei posti letto in totale, ma non abbiamo affatto bisogno di OTA. Il motivo? In previsione di attuare il progetto di una sezione riabilitativa, – spiegano dall'Istituto – rientrante nel processo riorganizzativo in atto, servirebbero semmai più infermieri o fisioterapisti in quell'area. Smentita categoricamente anche l'emergenza posti letto: “Consumiamo servizi sanitari al pari di un Paese di 300mila abitanti. La risposta non è aumentare posti letto ma le opportunità legate a strutture intermedie. Il sistema va difeso – ammonisce il Direttore Sanitario, Dario Manzaroli – non si può solo denigrare, ma avanzare proposte. Bene le critiche costruttive, no al populismo”. Critiche che però continuano a piovere sull'annosa questione delle sale operatorie, fatta di ritardi, incidenti di percorso, con un costo di partenza di due milioni di euro e che ora, a distanza di alcuni anni, sembra lievitato a 5 milioni, anche se dall'ISS non confermano. Tre le sale nuove e già consegnate: per la Direzione Sanitaria solo di recente; invece c'è chi sostiene da almeno un anno e mezzo, ma mai collaudate col rischio che attrezzature e strumentazione d'avanguardia in quelle nuove si logorino irrimediabilmente. In ogni caso, l'attività chirurgica al momento continua a concentrarsi sulle due pre-esistenti, una grande e una piccola. La Direzione Sanitaria assicura di essere stata informata solo pochi giorni fa della fine dei lavori. In corso il necessario collaudo da parte dell'Authority con le prime visite degli ispettori. Solo al termine dei controlli, si avrà – dunque - la completa efficienza del blocco operatorio.

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