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L'Accademia della Cucina Italiana loda la pasta fresca tra Romagna e Marche

28 mar 2015
L'Accademia della Cucina Italiana loda la pasta fresca tra Romagna e MarcheL'Accademia della Cucina Italiana loda la pasta fresca tra Romagna e Marche
L'Accademia della Cucina Italiana loda la pasta fresca tra Romagna e Marche - Cesenatico oggi crocevia della pasta fresca, romagnola e marchigiana, nel convegno dell'Accademia It...
Cesenatico oggi crocevia della pasta fresca, romagnola e marchigiana, nel convegno dell'Accademia Italiana della Cucina che ha anche una sua rappresentanza sammarinese.

In Romagna, nelle Marche “pesaresi” e a San Marino i cappelletti, probabilmente, sono comparsi dal 1750 o giu' di li e fino a pochi decenni fa si mangiavano solo a Natale. Ma, dice lo storico della gastronomia Pero Meldini vanno gustati rigorosamente in brodo: mai al ragù o alla panna.
L'accademia italiana della cucina ha scelto Cesenatico per parlare delle paste fresche, tra Romagna e Marche. E tra Romagna e Marche c'è San Marino che, storicamente, è stato punto di incontro e di transito tra i due territori che dall'adriatico si proiettano nell'entroterra, come ha ricordato Leo Marino Morganti della delegazione sammarinese affiliata all'Accademia della Cucina Italiana.
In platea, tra i patrocinatori dell'evento, il Segretario di Stato alla Cultura Giuseppe Morganti e il Capitano di Castello di San Marino Città Maria Teresa Beccari.
Si parla di pasta fresca e le gustose descrizioni degli esperti solleticano, inevitabilmente, il palato. Meldini e Morganti d'accordo sulla tipologia di pasta prefererita: cappelletti in brodo o tagliatelle al ragù.

Luca Salvatori

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