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Rimini: presentato protocollo integrazione servizi territoriali a supporto donne vittima di violenza

28 ago 2015
Rimini: presentato protocollo integrazione servizi territoriali a supporto donne vittima di violenza
Storie di violenza si consumano ogni giorno. 22 delle 70 donne che si sono rivolte ai servizi dell’ AUSL di Rimini per abusi, da gennaio, aspettavano un figlio. 46 le italiane, con una età media di circa 42 anni. Per questo i comuni di Rimini e Ballaria e l' Unione della Valmarecchia insieme all'Azienda Usl della Romagna, hanno firmato un protocollo per coordinare una azione integrata. Nei primi sei mesi dell'anno sono stati 182 gli accessi nei diversi sportelli a Rimini. Tra questi 33 hanno riguardato casi di violenza o stalking, 16 consulenza psicologia alle vittime, 20 consulenza legale, 36 di assistenza economica o lavorativa per uscire di casa e crearsi una vita autonoma insieme ai figli. Generalmente il titolo di studio di queste donne è medio alto, ma a tale buon livello di formazione non corrisponde l'entità dello stipendio e da qui la dipendenza economica dall'uomo che complica molte storie. 25 donne si sono rivolte ai servizi di loro iniziativa; altre 41 sono invece state “avviate” dal Pronto soccorso, Pronto Intervento, Consultori e Forze dell’Ordine. Ad oggi ci sono il progetto Dafne che dà assistenza sanitaria e sociale, la Casa delle donne che fornisce un primo ascolto e, a Bellaria Igea Marina, verrà attivato uno sportello di consulenza legale. E a San Marino i numeri “sono allarmanti”. Nel 2014 sono stati avviati 33 procedimenti civili e 48 procedimenti penali; un quadro che si aggrava dal momento che nel 70% i casi di violenza si sono consumati in presenza di minori”.

Valentina Antonioli

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