La prima a dire no allo spreco alimentare è stata la Francia: i supermercati sono obbligati per legge a donare le eccedenze. Una vittoria di civiltà che ha avuto un'eco straordinaria in tutto il mondo. Perché non farlo anche qui? Se lo chiede l'Unione Sammarinese consumatori che con l'appoggio dell'Usl ha depositato un'istanza d'arengo. Mentre il ministro dell'ambiente italiano annuncia dall'Expo l'arrivo a breve di una legge sul modello francese, c'è chi si augura che anche il nostro paese non perda l'occasione per distinguersi in Europa come esempio virtuoso. Le 600 firme raccolte testimoniano una sensibilità diffusa. “Sapere che concittadini faticano a sopravvivere – spiega la presidente Silvia Mainardi – ci ha toccato il cuore”. E' un'istanza che nasce dalla crisi, ed è la prima proposta concreta dell'associazione, nata un anno fa. In definitiva si vorrebbe arrivare anche qui ad una legge per rendere obbligatorio l'utilizzo di alimenti che altrimenti finirebbero nella spazzatura. Gli sprechi alimentari generano conseguenze non solo etico-sociali, ma anche ambientali ed economiche. L'associazione continua nel suo lavoro di sensibilizzazione in attesa che l'Istanza venga discussa in Consiglio. L'obiettivo è tenere alta l'attenzione su un tema che riguarda tutti noi, anche considerando gli alti costi derivanti dallo spreco.
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