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Iraq: in corso, a Ramadi, l'eliminazione delle ultime sacche di resistenza del DAESH

28 dic 2015
Iraq: in corso, a Ramadi, l'eliminazione delle ultime sacche di resistenza del DAESHIraq: in corso, a Ramadi, l'eliminazione delle ultime sacche di resistenza del DAESH
Iraq: in corso, a Ramadi, l'eliminazione delle ultime sacche di resistenza del DAESH - L'ISIS appare in difficoltà in Iraq, mentre in Siria proseguono gli attentati. Intanto, in Turchia,...
La battaglia per la riconquista di Ramadi non sarebbe ancora tecnicamente terminata. Uno sparuto gruppo di miliziani del DAESH – decisi probabilmente a combattere fino alla morte – si sono trincerati in alcuni quartieri della città; sarà allora necessario qualche giorno per prendere il pieno controllo del capoluogo della provincia di Al Anbar: la più grande del Paese, che confina con Siria, Giordania ed Arabia Saudita. Una vittoria strategicamente importantissima per le truppe irachene, che ora possono prepararsi all'assedio di Mosul: città chiave del Califfato. Sul campo, insomma, l'Isis – e le altre formazioni terroristiche - appaiono in seria difficoltà. In questi casi – come spesso accade – ad essere colpiti sono i cittadini comuni. Ad Homs – città siriana, da qualche tempo completamente riconquistata dai governativi – un doppio attentato suicida ha causato decine di morti, in un quartiere alawita. Ma secondo alcuni analisti tutto ciò – per i terroristi - non è altro che un segno di debolezza ed impotenza. L'avanzata dell'Esercito siriano, infatti, prosegue; sostenuta dall'incessante martellamento delle Forze aeree russe. Nella base di Hmeimim si è festeggiato il Natale, ma il ritmo delle incursioni è rimasto elevato. Si continuano a colpire, in particolare, le autocisterne che portano in Turchia il petrolio estratto nelle zone ancora controllate dallo Stato Islamico. E proprio in Turchia la situazione è sempre più difficile per la stampa libera. Naji Jerf – filmmaker siriano, autore di una serie di documentari contro l'ISIS – è stato ucciso a Gaziantep, da ignoti, con un colpo di pistola alla testa. E' il terzo giornalista assassinato nell'arco di 3 mesi. Intanto, in Italia, le Forze dell'Ordine stanno valutando l'attendibilità della notizia secondo cui hacker di Anonymous avrebbero sventato un attacco del DAESH nel Paese

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