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“Not my presidents day", continuano le proteste contro Trump

21 feb 2017
Manifestazioni contro Trump
Manifestazioni contro Trump
L'America non si rassegna all'elezione di Trump a Presidente. Anche ieri migliaia di persone hanno manifestato a New York e in diverse altre città degli Stati Uniti in occasione del "Presidents Day", la festività in onore dei presidenti americani, con lo slogan "not my presidents day". 10mila manifestanti, secondo una stima non ufficiale della polizia, si sono radunati nei pressi del Trump International Hotel di New York, vicino Central Park. Manifestazioni si sono tenute anche a Los Angeles, Chicago, Atlanta e Washington.
Intanto, la figlia del presidente, Ivanka, ha risposto all'ondata di minacce di attacchi ricevuta da centri ebraici e sinagoghe negli Stati Uniti. "L'America è una nazione costruita sul principio della tolleranza religiosa. Dobbiamo proteggere le nostre case e i nostri luoghi di culto e di preghiera". Ivanka, che si è convertita all'ebraismo per il marito Jared Kushner, figlio di ebrei ortodossi scampati all'Olocausto, è la prima della famiglia presidenziale a commentare gli allarmi bomba in aumento esponenziale nei centri ebraici. E in una nota, l'ufficio per le violazioni dei diritti civili dell'Fbi, ha comunicato di aver aperto un'indagine. Fino a questo momento, non è stato rinvenuto alcun ordigno ma sono state vandalizzate scuole ebraiche e sinagoghe, anche con svastiche disegnate sui muri o sulle auto in quartieri di città degli States abitati in prevalenza da ebrei.

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