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Barcellona: terroristi volevano distruggere la Sagrada Familia, ancora caccia al fuggitivo

19 ago 2017
Sagrada Familia Barcellona
Sagrada Familia Barcellona
Volevano distruggere la Sagrada Familia, tempio-opera di Gaudì con furgoni carichi di esplosivo e bombole di gas. E' quanto emerge oltre 48 ore dopo gli attentati a Barcellona e Cambrils. Lo svela El Confidencial, citato dall'Ansa. L'attacco al simbolo di Barcellona avrebbe fatto parte dei propositi della cellula jihadista operante in Spagna composta da giovani membri, anche minorenni.

I piani sarebbero stati 'scombinati' dall'esplosione nel loro covo, ad Alcanar. Quindi, si è ripiegato sui due attacchi poi avvenuti. La piccola organizzazione è stata “totalmente smantellata”, ha riferito il ministro degli Interni, Juan Ignacio Zoido. In queste ore le indagini vanno avanti per ricostruire i fatti.

Sono cinque i terroristi uccisi dalle forze dell'ordine. All'appello manca Younes Abouyaaqoub, ritenuto l'autista della rambla: sarebbe vivo e in Francia. Nella celebre via di Barcellona hanno perso la vita di 14 persone di cui tre italiani. Oltre a Bruno Gulotta, 35enne di Legnano, e a Luca Russo, 25 anni, di Bassano del Grappa, c'era Carmen Lopardo, una donna di 80 anni originaria di Potenza ma residente in Argentina.

Innalzate al livello 4 – il penultimo più alto - le misure di sicurezza nel Paese. Una decisione che ha effetti anche sugli Stati vicini: a Roma rafforzamento dei presidi nei luoghi sensibili e maggiori controlli su veicoli come i camion.

Mauro Torresi

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