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6 novembre 1913: Gandhi arrestato in Sudafrica

6 nov 2017
6 novembre 1913: Gandhi arrestato in Sudafrica
6 novembre 1913: Gandhi arrestato in Sudafrica
Mohandas Karamchand Gandhi nacque in una famiglia hinduista il 2 ottobre 1869, a Porbandar, Gujarat, India. Figlio di Karamchand Gandhi, il dewan (primo ministro) di Porbander, e Putlibai, quarta moglie di Karamchand. Discendenti di commercianti (la parola "Gandhi" significa negoziante). All'età di 13 anni Gandhi sposò Kasturbai, sua coetanea. Ebbero 4 figli, tutti maschi: Harilal Gandhi, nato nel 1888; Manilal Gandhi, nato nel 1892; Ramdas Gandhi, nato nel 1897; e Devdas Gandhi, nato nel 1900.

All'età di 19 anni, Gandhi frequentò l'università, presso la University of London per formarsi come avvocato. Ritornò in India dopo essere stato ammesso all'ordine degli avvocati britannico. In India provò duramente a praticare la professione di avvocato in Mumbai (città precedentemente conosciuta col nome di Bombay), però ebbe solo un piccolo successo. Due anni dopo una ditta indiana mandò Gandhi in Sudafrica. Gandhi fu costernato vedendo il prevalente diniego delle libertà civili e dei diritti politici verso gli immigrati indiani ed incominciò a protestare e fare pressioni contro la discriminazione legale e razziale subita dagli indiani in Sudafrica. Uno dei più citati incidenti dei suoi primi giorni in Sudafrica fu quello in cui fu fisicamente buttato fuori da un treno in Pietermaritzburg, avendo rifiutato il trasferimento nella carrozza di terza classe dato che viaggiava con un biglietto di prima classe. Gandhi fu arrestato il 6 novembre 1913 mentre conduceva una marcia di minatori indiani in Sudafrica.

Gandhi prese ispirazione dal Bhagavad Gita e dagli scritti di Leo Tolstoj, che nel decennio 1880-1890 fu sottoposto ad una intensa conversione verso una forma personale di anarchismo cristiano. Gandhi tradusse "Lettera ad un Hindu" di Tolstoy scritta nel 1908 in risposta ad un aggressivo nazionalista indiano, ed i due corrisposero fino alla morte di Tolstoy nel 1910. La lettera di Tolstoy utilizza filosofia Hindu presa dai Veda e massime del Dio Hindu Krishna per presentare la sua visione della situazione di crescente nazionalismo indiano. In aggiunta, Gandhi fu ispirato dal famoso saggio sulla "Disobbedienza civile" dello scrittore americano Henry David Thoreau.

Durante la prima guerra mondiale, Gandhi ritornò in India, dove condusse una campagna rivolta agli indiani per incitarli a partecipare all'esercito britannico indiano.

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