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Occhio alle regole. Nota della San Marino RTV

14 mag 2018
Occhio alle regole. Nota della San Marino RTV
L'utilizzo dei media per pubblicare documenti che dovrebbero essere riservati - e in primo luogo quelli che escono dai tribunali che di fatto condizionano pesantemente la vita di ciascun cittadino - è cosa che dovrebbe essere valutata a fondo. Nè può essere praticabile infatti la logica un po' squallida e furbastra che prevede che la cosa va bene se è a mio favore, va male se mi danneggia.

Sono anni che Rtv ha chiarito che la pubblicazione di documenti legati a una istruttoria rappresentano un atto molto discutibile da parte di chi lo fa e non è certo il caso, per favore, di parlare di censura - perché esiste una etica giornalistica che su questo è chiarissima - né di scoop perché fare il passacarte per una qualsiasi ragione non è esattamente il lavoro del giornalista. Se poi i documenti che la legge prevede riservati e come tali li tutela o li dovrebbe tutelare, vanno a X o a Y poco importa perché è in discussione non chi lo fa ma il suo comportamento. Già nella vicenda del processo Mazzini avevamo assistito perplessi ma non inermi alla fuga di documenti a favore di alcuni media, mentre nessuna notizia veniva anticipata agli altri. Anzi a volte (come abbiamo denunciato pubblicamente) la notizia non veniva neppure anticipata agli avvocati delle parti in causa che si trovavano a leggerla dalla bacheca mediatica di turno, il che francamente non è il massimo. Forse, sarebbe il caso, che tutti cominciassero a interrogarsi seriamente su quei documenti che escono a orologeria, sui loro artefici e le relative connivenze e convenienze. E' un tipo di strumentalizzazione che non ci piace e che con il giornalismo c'entra pochissimo perché i giornali non sono buche postali o taxi più o meno a pagamento.

Sarebbe oltremodo opportuno che su questo, chi ha il dovere di pronunciarsi lo faccia, anche per rispettare chi le regole le rispetta.

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