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Anche insegnanti delle medie contro decreto scuola. Maggioranza: "nessun impoverimento, si continuerà ad investire"

18 lug 2018
La scuola media
La scuola media
Una rappresentanza del corpo docente della scuola media si unisce ai colleghi dell'Infanzia ed Elementari contro il decreto scuola. Parla di mancanza di lungimiranza nei tagli continui e lineari, spacciati per operazioni di ottimizzazione delle risorse. “Al contrario – avverte - acutizzeranno i problemi legati alla gestione di gruppi classi difficili. In una lettera rivolta a Segretario, Direttore di dipartimento e Consiglio, mettono nero su bianco i loro timori. “Il provvedimento – scrivono – riduce tutta la complessità del nostro lavoro a un mero computo di minuti di lezione, trascurando però che la legge prevede che gli insegnanti svolgano 18 ore di insegnamento senza specificare la precisa durata in minuti. Una lezione di 50, 55 o 60 minuti comporta, per un educatore, lo stesso impegno fisico, psicologico ed emotivo”. Le ore di lavoro – aggiungono i docenti – non si concludono alle 13 ma fino all'arrivo dei pullman. In altri contesti sarebbero ore di straordinario. Senza contare che gli insegnanti ogni settimana svolgono un'ora in più dedicata al ricevimento dei genitori, non conteggiata nelle 160 ore di rientri.

La scuola – assicura la maggioranza - rappresenta un bene assoluto sul quale lo Stato continuerà ad investire. Per questo motivo i provvedimenti messi a punto dal Governo non hanno preso in considerazione neppure una delle proposte che il comitato tecnico per la spending rewiev ha formulato per ripristinare il necessario equilibrio di bilancio. Nessun taglio dei plessi scolastici nei Castelli minori – ribadiscono e nessuna penalizzazione per gli insegnanti nonostante il consiglio tecnico di impegnarli per tenere aperti i centri estivi o nell’organizzazione delle lezioni per il recupero scolastico o per le lezioni elettive pomeridiane. Nell’ottica già definita, Adesso.sm intende potenziare gli investimenti nel settore a partire dal ‘Polo scolastico di Fonte dell’Ovo’, il cui bando internazionale per la progettazione partirà in autunno e che sarà collegato alla Città attraverso un sistema di risalite utili anche per riattivare i flussi turistici nella zona della Stazione. A Fonte dell’Ovo – conclude Adesso - nascerà una scuola in grado di vincere la sfida con gli annunciati nuovi curricola che sperimentalmente dall’autunno prossimo saranno operativi nelle materie delle competenze digitali e di cittadinanza. La nostra scuola, nonostante quello che dicono le opposizioni, è un’ottima scuola e continuerà ad esserlo sempre di più. Se gli insegnanti, in qualche caso specifico, dovranno gestire qualche alunno in più o se dovranno prestare servizio per le ore previste composte non più di soli 50 minuti, non sarà certo questo il motivo del depauperamento dell’intero impianto.

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