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Sulla rivista scientifica “Digestive and Liver Disease” lo studio svolto a San Marino sulle malattie croniche dell'intestino

17 gen 2019
OspedaleSulla rivista scientifica “Digestive and Liver Disease” lo studio svolto a San Marino sulle malattie croniche dell'intestino
Sulla rivista scientifica “Digestive and Liver Disease” lo studio svolto a San Marino sulle malattie croniche dell'intestino - Nel servizio l'intervista al Direttore dell'UOC Medicina Interna <strong>Maria Loredana Stefanelli</...
In gergo tecnico si chiamano MICI, malattie infiammatore croniche intestinali. Si tratta di patologie del tratto digerente dalla causa ancora sconosciuta che derivano da un'alterazione tra sistema immunitario e flora intestinale. Tra gli autori dello studio i medici dell'ISS Anna Chiara Piscaglia, Elena Sacchini e Maria Loredana Stefanelli.

Tra le patologie più conosciute ci sono il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Due malattie debilitanti perché determinano la necessità di ricorrere a terapie a lungo termine e spesso insorgono sopratutto tra i 20 e i 30 anni. La UOS di Endoscopia e Gastroenterologia ISS, in collaborazione con l’Authority Sanitaria e con l’Università Cattolica del S. Cuore Fondazione Policlinico “A. Gemelli” di Roma, ha quindi effettuato il primo studio epidemiologico sulle MICI a San Marino, chiamato “EPIMICI-San Marino”, dove è stata valutata la prevalenza e l’incidenza delle MICI nel corso di 35 anni, dal 1980 al 2014.

Dall’analisi dei dati, sono risultati valori di prevalenza più alti rispetto a quelli italiani; come negli altri Paesi Industrializzati, l’incidenza delle MICI è andata aumentando negli ultimi 35 anni, passando da 6.4/100.000 nel quinquennio 1980-1984, fino a 30.3/100.000 nel quinquennio 2010-2014. L’elevata efficienza del sistema sanitario sammarinese nell'identificazione dei casi di MICI, più che fattori genetici o ambientali, potrebbe aver contribuito alla peculiare epidemiologia delle MICI a San Marino.

Nel servizio l'intervista al Direttore dell'UOC Medicina Interna Maria Loredana Stefanelli e la dottoressa Anna Chiara Piscaglia, responsabile unità operativa gastroenterologia

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