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La "primavera" in anticipo è finita: si torna a temperature nella media

11 mar 2019
La "primavera" in anticipo è finita: si torna a temperature nella media
Dopo un febbraio primaverile causato dall’Anticiclone Africano che ha fatto registrare temperature di una decina di gradi superiori alla media, ancora per qualche ora caldo anomalo rispetto al periodo. “Non piove da 40 giorni” ricorda il meteorologo Pierluigi Randi, avvertendo che ci troviamo di fronte alla prima decade del mese di marzo, più calda dal dopoguerra ad oggi, con circa 4 gradi sopra la media, su scala provinciale, con una punta record nel pomeriggio di giovedì scorso, dove si sono toccati i 24,5 gradi. Il precedente primato era di 19 gradi, ma dobbiamo tornare al 1990.

Il Presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi nel corso dell'assemblea dei sindaci di questo pomeriggio ha portato all'attenzione proprio il tema siccità. “I canali di approvvigionamento del sistema idrico della provincia sono tanti – ha detto Santi - non siamo nelle condizioni di una emergenza idrica, ma stiamo monitorando il sistema e dobbiamo decidere in modo uniforme gli eventuali provvedimenti nel caso perduri l'attuale siccità”.

Ma lo scenario è destinato a mutare, e lo si è già visto dalle ultime ore, perché un fronte freddo proveniente dal Nord Atlantico sta raggiungendo lo stivale, portando con sé pioggia e temporali isolati e determinerà un deciso calo delle temperature: i valori massimi scenderanno dagli attuali 21-22 medi a 13-14 gradi.

Anche a San Marino le temperature sono crollate già dalla giornata di oggi. Nel primo pomeriggio pioggia e grandine, mentre breve black out a Chiesanuova, anche se ancora l'AASS sta verificando se sia dovuto o meno al maltempo.

Per domani intanto tornerà il sole, ma le temperature minime scivoleranno fino a 1 grado.

Silvia Sacchi

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