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Sinistra Unita sul quadro delle future alleanze

21 ago 2016
Sinistra Unita sul quadro delle future alleanze
Sinistra Unita crede fortemente nel progetto di Sinistra Socialista Democratica e ritiene corretto il metodo (che si è deciso di utilizzare) adottato per verificare le disponibilità per creare la futura coalizione: un metodo basato su contenuti e progetti chiari, su come portarli avanti e su di essi chiedere coesione e condivisione.

Quando sono stati incontrati - come SSD - gli altri Partiti per verificare la possibilità di formare una grande coalizione, è stato chiesto loro se riconoscessero l’emergenza del Paese, il grado di condivisione della piattaforma elaborata e se fossero disponibili alle larghe intese.

Non tutti hanno riconosciuto l’emergenza, in pochi hanno condiviso la piattaforma e solo una forza politica si è detta disponibile a ragionare in termini politici di grande coalizione: da qui è partito l’approfondimento ed è da qui che sono iniziate a circolare voci contrastanti.

E' il momento di fare un po' di chiarezza.

Sinistra Unita ribadisce la propria ferma contrarietà all’ipotesi avanzata dal PDCS di una coalizione tra PDCS-PS-SSD, perché non intendiamo partecipare a un progetto politico contraddistinto dall'intenso retrogusto di un ritorno al passato, dal tentativo di dare vita a una pericolosissima restaurazione e dal non troppo velato desiderio di promuovere una fase di generalizzati colpi di spugna, mettendo in seria discussione il percorso orientato alla trasparenza e alla legalità intrapreso da San Marino negli ultimi anni.
L'architettura politica della coalizione proposta dal PDCS è del tutto incompatibile con il percorso di chiarezza e responsabilità che come Sinistra Unita e come SSD vogliamo portare avanti.

Per fare un esempio su tutti: il problema degli NPL (crediti non performanti).
Come possiamo pensare di risolvere questa emergenza se siamo alleati unicamente con chi non vuole verificare la natura e la qualità dei crediti, ma preferisce trovare l’ennesimo palliativo che non risolve alcunché o –peggio- vuole creare semplicemente una bad bank e metterci dentro tutto indistintamente?
Per risolvere il problema noi vogliamo partire da quello che abbiamo condiviso e inserito nella piattaforma di SSD e da ciò che ha spiegato in modo molto chiaro il Segretario di Stato Capicchioni non più tardi di due giorni fa in un'intervista rilasciata a un quotidiano locale.

Gli incontri che abbiamo fatto come SSD con gli altri Partiti hanno fatto sì che, da un lato, emergesse il vecchio modo di fare politica, caratterizzato da mere logiche spartitorie, dalla somma algebrica di sigle e da prove di forza e, dall’altro lato, chi si è voluto concentrare sui contenuti e sul metodo per applicarli ed è da qui che, come Sinistra Unita, vogliamo ripartire, senza preclusioni e mantenendo la piattaforma programmatica aperta al confronto.

Il dialogo e l’approfondimento per la costruzione della coalizione a nostro avviso deve partire da quelle forze che hanno dato centralità – come peraltro abbiamo fatto come SSD- ai contenuti e al metodo: queste forze sono Repubblica Futura e Civico10, le uniche che sono state attive e propositive rispetto la piattaforma che abbiamo voluto condividere. È da loro che dovremmo ripartire con l'approfondimento del confronto, tenendo aperta la piattaforma a chi vorrà condividerla e arricchirla.

Sinistra Unita non ha preclusioni ideologiche, però pone il metodo come discriminante, perché è questo che segna il confine tra la vecchia e la nuova politica.

Sinistra Unita

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