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Il tuo valore è infinito. Incontro – testimonianza con Matteo Severgnini

21 dic 2016
Il tuo valore è infinito. Incontro – testimonianza con Matteo Severgnini
E’ sicuramente una storia straordinaria quella delle “donne di Rose” e della Scuola da loro voluta, storia che sarà raccontata, giovedì 22 dicembre, agli studenti sammarinesi da un testimone di primo piano, il prof. Matteo Severgnini, volontario, coordinatore e insegnante della “Luigi Giussani High School” di Kireka – Kampala (Uganda).
Le “donne di Rose”, sul finire degli anni Ottanta, hanno abbandonato i loro villaggi a causa della feroce guerra che insanguina l’Uganda settentrionale e raggiungono Kampala: qui, nella periferia, sorge il più grande slum, quello di Kireka. Portano con sé la sofferenza delle violenze subite e nel corpo il marchio dell’AIDS. Grazie all’incontro con Rose Busingye, infermiera e responsabile del Meeting Point di Kampala, in loro si riaccende la speranza e l’interesse per se stesse: ritornano a vivere perché riprendono coscienza di essere volute bene, gratuitamente. Cominciano a curarsi, a usare le medicine, a prendersi cura dei propri figli, delle loro povere case. Non infettano più altre persone. Cominciano a cantare e a ballare, perché, come dice sempre Rose, si può cantare e ballare solo quando si ha il cuore colmo di gioia.
Le donne desiderano poter costruire un luogo in cui i loro figli possano scoprire il valore infinito che hanno, dove possano essere educati alla bellezza e positività della vita. Chiedono di poter costruire una scuola che accolga e che accompagni i loro figli nel cammino della vita. Per questo, con l’aiuto di Rose e degli amici di AVSI, iniziano un’attività di riciclaggio di carta per poterne fare delle collane colorate.
In circa due anni riescono a vendere più di quarantotto mila collane in Europa e il ricavato è investito nella costruzione della scuola primaria e secondaria Luigi Giussani. Un luogo di accoglienza e educazione assolutamente inedito, in cui i ragazzi non vengono picchiati, come la cultura scolastica ugandese vorrebbe, ma dove sono guidati a scoprire se stessi. “Un progetto d’amore grande, perché il desiderio di assicurare un futuro ai loro figli e alle generazioni che verranno, è più forte della malattia”, come afferma Rose.
Oggi la Scuola è una realtà sulla collina di Kireka. Fra gli studenti che la frequentano vi è anche una “sammarinese d’adozione”, Auma Phiona, una ragazza sostenuta a distanza grazie al contributo offerto da alcuni anni dagli studenti di San Marino.


San Marino, 21 dicembre 2016

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