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Vanessa Muratori replica al Vescovo sull'ora di religione

26 feb 2017
Vanessa Muratori replica al Vescovo sull'ora di religione
Tutte le istanze d’arengo sull’ora di religione sono state respinte, non cambia dunque questa situazione:
Quando c’è questa ora diversi alunni ed alunne escono dalla classe, non ne fanno più parte e vanno a trascorrere il tempo con gli insegnanti e negli spazi al momento disponibili. Non è affatto inclusivo nei loro confronti, qui la scuola non valorizza le diversità ma è solo escludente. Questo – e non altro- spinge tante persone a non esonerare i propri figli da tale ora, per non renderli stranieri in classe;
Gli insegnanti di questa ora necessitano del benestare del vescovo che attesta che sono dei buoni cattolici, gli è dunque chiesto di aderire a quanto insegnano, di avere stili di vita conseguenti, da qui la natura confessionale di tale insegnamento;
Questa è l’ora di insegnamento della religione cattolica, sono solo le sensibilità dei singoli insegnanti a permettere eventuali integrazioni;
Poiché il voto di religione fa media con gli altri, chi non la segue è penalizzato nella media e per eventuali borse di studio.
Ancora, e nonostante cerchi di riformarsi nei metodi e nella didattica, la scuola pubblica non è accogliente verso i non cattolici o semplicemente verso chi ritiene che l’orientamento confessionale sia una questione privata, mentre le religioni come fatto culturale andrebbero insegnate a scuola alle medesime condizioni di altri eventi culturali, senza ingerenze clericali.
Comitato per i diritti civili e le libertà individuali

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