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Jobs act autonomi, Arlotti: "Più tutele e garanzie sociali per i professionisti"

9 mar 2017
Tiziano Arlotti
Tiziano Arlotti
Via libera dalla Camera all’atteso “Jobs act autonomi” (disegno di legge “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”), provvedimento che vuole assicurare a tale vasta e articolata categoria una serie di garanzie sociali attese da tempo e che ora tornerà all’esame del Senato. “I liberi professionisti sono in continua crescita e si inseriscono nei processi di evoluzione dell’economia 4.0, di sviluppo dei servizi, di innovazione della produzione – commenta il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti, membro della Commissione lavoro della Camera -. Sono 780mila in Italia e anche grazie alle garanzie introdotte da questo provvedimento sono destinati ad aumentare in modo significativo, soprattutto in realtà come il nostro territorio, contraddistinte da un forte spirito imprenditoriale e da un mercato del lavoro dinamico”.

La legge si compone di due insiemi di norme complementari, volte, da un lato, a introdurre maggiori tutele economiche, contrattuali, previdenziali ed assistenziali in favore dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti (come le “garanzie” nei casi di ritardo dei pagamenti o la possibilità di siglare contratti di rete). “Di particolare interesse pratico – osserva Arlotti – sono le deducibilità fiscali previste a favore del lavoratore autonomo: delle spese di formazione e dell’aggiornamento professionale, per servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’autoimprenditorialità, e degli oneri per assicurarsi contro il mancato pagamento del committente”.

Dall’altro lato, contiene molteplici norme volte ad introdurre la disciplina del lavoro agile, ossia quella tipologia di rapporto di lavoro subordinato che venga svolto anche all’esterno della sede aziendale. “La legge mira a sviluppare all’interno dei rapporti di lavoro subordinato modalità flessibili delle prestazioni lavorative, per promuovere la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
La Commissione, nel confermare l’impianto del testo, volto ad ampliare le tutele contrattuali e sociali per il lavoro autonomo, a delegare ai professionisti alcune funzioni pubbliche ed a dettare la disciplina del lavoro agile, ha introdotto alcune rilevanti modifiche rispetto al provvedimento ricevuto dal Senato che attengono principalmente all’ampliamento delle tutele per i lavoratori autonomi ed alla riduzione dell’ambito di devoluzione di funzioni pubbliche ai professionisti. “Rispetto al testo originario che già conteneva miglioramenti per professionisti e partite Iva sono state aggiunte tutele specifiche per gli iscritti alla gestione separata, valorizzando il principio universalistico, analogamente a come è stato fatto nel Novecento con il lavoro dipendente”.
In particolare:

- Sono totalmente deducibili, entro il limite di 10mila euro l’anno, le spese per la formazione sostenute dai professionisti. Deducibili anche le spese di certificazione delle competenze (fino a 5mila euro annui)
- I professionisti sono assimilati alle Pmi ai fini dell’accesso ai fondi europei. Inoltre, le pubbliche amministrazioni promuovono lapartecipazione dei professionisti agli appalti di servizi
- Previsti interessi di mora peri ritardi nei pagamenti a danno dei professionisti. Sono inoltre definite le clausole abusive quando il committente può modificare unilateralmente le condizioni
- Le lavoratrici iscritte alla Gestione separata Inps possono fruire dell’indennità di maternità a prescindere dall’astensione dal lavoro.
- In caso di malattia grave i contributi saranno sospesi
- Entro 12 mesi il governo è delegato ad emanare un Digs per estendere le prestazioni di maternità (incrementando il numero di mesi precedenti al periodo indennizzabile entro cui individuare le tre mensilità di contribuzione dovuta), e a incrementare la platea di beneficiari dell’indennità di malattia. Il tutto sarà autofinanziato con l’aumento massimo di 0,5 punti percentuali dell’aliquota di contributo alla gestione separata
- eliminazione dall’elenco delle deleghe conferite al Governo, del riconoscimento del ruolo sussidiario delle professioni ordinistiche e del conseguente affidamento ai professionisti dell’abilitazione all’assolvimento di compiti e funzioni finalizzati alla deflazione del contenzioso giudiziario e ad introdurre semplificazioni in materia di certificazione dell’adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche, anche attraverso l’istituzione del fascicolo del fabbricato.
- quanto allo smart working, considerato come una modalità di svolgimento del lavoro subordinato, è stato introdotto un chiarimento: la possibilità di fare riferimento ai trattamenti previsti dai contratti nazionali stipulati dai sindacati più rappresentativi.

Comunicato stampa
On. Tiziano Arlotti

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