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Adesso.sm: cose più importanti e cose meno importanti

4 ott 2017
Adesso.sm: cose più importanti e cose meno importanti
Nella confusione attuale e nelle tante difficoltà vi sono cose più importanti, e altre meno.
Tra le cose meno importanti possiamo tranquillamente annoverare il fatto che l’opposizione rivendichi due membri del direttivo di Banca Centrale, facendo finta di non sapere che due membri li ha già. Infatti in un Ufficio di Presidenza, durante l’ultimo Consiglio Grande e Generale, la maggioranza ha responsabilmente accolto la proposta di ridefinizione della composizione del Consiglio Direttivo di Banca Centrale attribuendo alla minoranza un membro in più rispetto al passato.
Rete, che vuole avere un suo rappresentante in tale direttivo, pretende che si dimetta il membro nominato dal Psd.
Quando il Consiglio si rifiuta di costringerlo alle dimissioni abbandona con grande atto di cafoneria l’aula consiliare, facendo finta di non sapere che la Reggenza alla fine di ogni semestre pronuncia un indirizzo di commiato e che non essere presenti in questa occasione è atto di scorrettezza istituzionale, del tutto ingiustificato da parte di consiglieri.
Fra l’altro chiede alla maggioranza i motivi per cui il membro in questione ha cambiato idea (prima si era dimesso e poi ha revocato le dimissioni) ma non lo chiede al Psd che è il partito d’opposizione al quale il soggetto appartiene.
Succede anche che l’opposizione rivendica la nomina di un membro nel consiglio di amministrazione di CARISP, e la maggioranza concorda, poi Rete si rifiuta di proporlo perché vuole attendere l’approvazione del bilancio su cui comunque il nuovo consiglio d’amministrazione non ha alcuna influenza.
Nonostante ciò, trova il modo di lamentarsi in Consiglio Grande e Generale perché l’opposizione non ha un suo membro nel consiglio d’amministrazione di CARISP e poi nomina uno dei candidati che in passato la DC voleva piazzare alla presidenza di Banca Centrale.
Infine Rete ultimamente richiama alla memoria anche l’ex-capogruppo della DC Luigi Mazza. Peccato che i suoi membri vadano sorridenti a braccetto non solo in piazza ma anche in aula con il Consigliere e Segretario della DC Giancarlo Venturini, che con Mazza ha avuto e continua ad avere rapporti molto stretti.
Un bailamme non indifferente di cose poco importanti.

Ma per fortuna ci sono anche tante cose importanti.
CARISP non è stata venduta a privati per pochi spicci, come raccontava Rete fino a poco tempo fa.
Il recupero dei crediti difficilmente riscuotibili, gli NPL, non sono stati dati in appalto ai privati e soprattutto agli stessi che li hanno creati per lucrare profitti non dovuti, come affermava Rete, ma saranno gestiti pubblicamente con gli eventuali introiti a vantaggio di tutti i sammarinesi. Le perdite molto consistenti di CARISP saranno recuperate negli anni e la banca sarà rilanciata nonostante i molti ostacoli che si sono voluti opporre a questo percorso.
I correntisti di ASSET, a differenza di quello che è avvenuto in Italia e altrove, non perderanno i propri risparmi ma se li vedranno restituire nonostante le traversie di questo istituto di credito.
La maggioranza e il Governo hanno dimostrato di non dipendere da nessun potere forte, non avendo remora ad allontanare chi, sbagliando, stava mettendo in difficoltà l’opera di salvaguardia del sistema Paese.
Soprattutto è stato messo in atto il percorso per rilanciare il sistema bancario come volano per la nostra economia e un’importante opportunità di lavoro qualificato dopo molti anni di amministrazioni discutibili e di scelte sbagliate.
Alternative credibili non sono state presentate da nessuno, tanto meno da coloro che da mesi semplicemente muovono solo critiche, non propongono soluzioni ai problemi e magari pensano che la logica del “tanto peggio, tanto meglio” possa portare consensi politici.
Scelte condivise e dialogo certamente sono obiettivi importanti, purché ci sia un reciproco riconoscimento e rispetto dei ruoli da parte di tutti.
Così, senza questi continui attacchi sgradevoli, si potrà uscire dal teatrino e ci si potrà concentrare, finalmente, sulle cose importanti e la soluzione dei problemi.

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