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Il prof O'Malley, pioniere della chirurgia trans orale robotica, oggi all’ospedale di Forlì

23 ott 2017
Il prof O'Malley, pioniere della chirurgia trans orale robotica, oggi all’ospedale di Forlì
Uno dei pionieri della chirurgia robotica oggi all’ospedale di Forlì.

Il professor Bert W. O'Malley, Jr. , Direttore del Dipartimento di Otorinolaringoiatria della PENN University di Philadelphia (USA) è intervenuto come relatore all'incontro di aggiornamento organizzato dal Dipartimento Testa- Collo, diretto dal prof.Claudio Vicini e ha ascoltato, con grande attenzione, le esperienze dei tanti giovani fellows e tirocinanti, stranieri e italiani che, durante tutto l’anno, arrivano all’ospedale di Forlì per apprendere le tecniche di chirurgia robotica in questo settore specifico.

Riconosciuto come uno dei due inventori della tecnica di Chirurgia transorale robotica è il chirurgo con la maggior casistica al mondo in tale settore (circa duemila interventi). È direttore del programma di ricerca sul cancro della testa e del collo, co-direttore del Centro per il cancro della testa e del collo e co-direttore del Centro per la chirurgia della base cranica della PENN.

“Abbiamo conosciuto il prof. O’Malley – spiega il prof. Claudio Vicini – a seguito di una ricerca su Internet. Nel 2007, dopo la donazione del robot chirurgico Da Vinci all’ospedale da parte della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, stavamo cercando notizie e contributi sulla formazione robotica, quando ci siamo imbattuti nell’anteprima di un volume sulla chirurgia robotica transorale, a cura di Gregory Weinstein e Bert W. O’Malley.”

“A questo punto - prosegue – abbiamo deciso di incontrare il prof.Weinstein e abbiamo concordato un nostro percorso formativo a Philadelphia. Com’è noto, a Forlì ci occupiamo da anni di trattamento delle apnee e così decidemmo di provare ad applicare la robotica a tale settore, ancora inesplorato. Il risultato fu che il team forlivese divenne il primo al mondo ad effettuare un intervento robotico su una sindrome ostruttiva del sonno e che questo lavoro venne descritto in un capitolo del volume di cui avevamo visto l’anteprima e che poi venne pubblicato »

Una storia che ai forlivesi ricorda anche un altro incontro, avvenuto nel lontano 1764, quando, un giovane medico anche lui di Philadelphia, dottor John Morgan, affrontò un lungo viaggio per incontrare, in Italia, il forlivese Giovan Battista Morgagni, padre della patologia moderna. Giovan Battista Morga­gni era all’epoca docente di anatomia nell’antica e prestigiosa Scuola medica dell’Università di Padova da quasi cinquant’anni, mentre John Morgan si era appena laureato in medicina ad Edimburgo. Morgagni offrì un prezio­so esemplare del “De sedibus”, oggi gelosamente cu­stodito come uno dei mas­simi tesori alla ricchissi­ma biblioteca del College of Physicians di Philadel­phia. Una volta tornato in A­merica, nel 1765, John Morgan fondò il Collegio di Philadelphia (ora Università della Pennsylva­nia) Medical School, la prima scuola medica americana


Attività Robotica in Otorinolaringoiatria a Forlì (équipe chirurgica: Prof. Claudio Vicini, Dr. Filippo Montevecchi)

L’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì, diretta dal professor Claudio Vicini, è la prima al mondo ad aver applicato la chirurgia robotica alla cura del paziente con apnee ostruttive in sonno (OSAS), intervenendo sulla base della lingua. Nella chirurgia del distretto testa e collo la robotica rappresenta la tecnologia più sofisticata e moderna. Il suo più grande vantaggio è la possibilità di evitare approcci chirurgici invasivi (trans mandibolari/transcervicali) nelle neoplasie e nelle recidive dell’orofaringe che hanno un elevato tasso di complicanze post-operatorie e cicatrici deturpanti.
Dal 2008 ad oggi sono stati effettuati 503 interventi, di cui:
• 278 interventi pazienti OSAS
• 117 interventi in pazienti oncologici
• 108 altri interventi
Le collaborazioni scientifiche più importanti sono con : l’Università di Filadelfia (USA) (Prof. Weinstein ed O’Malley) per lo studio delle apnee notturne e dei carcinomi orofaringei; l’Universita del Michigan (USA) (Prof. Paul Hoff) per lo studio delle apnee notturne e con la quale è stato pubblicato un libro della Springer; il Florida Hospital Nicholson Center (USA) (Prof. Scott Magnuson).
Dal 2010 ad oggi sono stati pubblicati 25 articoli scientifici citati su PUB MED, 6 capitoli su libri internazionali di chirurgia robotica, altre 40 pubblicazioni inerenti relazioni ufficiali di congressi nazionali ed internazionali.
Lo staff forlivese ha partecipato, come relatore, a 153 congressi nazionali ed internazionali, compreso l’ American Academy of Otolaryngology, fa parte del gruppo di tutor europei per l’insegnamento della chirurgia robotica. Inoltre si è recato presso diverse strutture ospedaliere nazionali ed internazionali per dare avvio al programma di chirurgia robotica (Zurigo, San Paolo, Newcastle, Doha Qatar, Milano San Pio X, Roma San Giovanni, Napoli Monaldi, San Giovanni Rotondo, Singapore, Mumbai, Istambul, Bassano del Grappa, Pescara, Nuoro, Cagliari )Dal 2010 è in atto una collaborazione con l’Hamad Hospital di Doha, Qatar, dove sono stati eseguiti 5 interventi robotici in collaborazione con i medici locali e 2 corsi di chirurgia robotica, i primi in medio-oriente.Sono già oltre 100 i medici, provenienti da 25 nazioni diverse, che sono venuti all’Ospedale di Forlì per apprendere la tecnica robotic dal team degli otorini forlivesi.

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