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“Affari spericolati e parentele: i guai della Banca centrale di San Marino”: il Congresso di Stato replica a "Il Fatto Quotidiano"

21 feb 2018
Palazzo Pubblico
Palazzo Pubblico
In merito all’articolo: “Affari spericolati e parentele: i guai della Banca centrale di San Marino” pubblicato oggi dal quotidiano italiano Il Fatto Quotidiano, il Congresso di Stato intende fare alcune puntualizzazioni.

Nella Repubblica di San Marino non è in corso alcuna “guerra tra magistrati e politici” attorno a una inchiesta condotta dalle autorità giudiziarie.

Il governo ribadisce l’atteggiamento di rispetto verso la magistratura e il percorso di rilancio dell’intero sistema-paese; percorso che purtroppo dall’articolo non viene riconosciuto, propendendo invece per la raffigurazione di una realtà imprecisa e deteriore, finanche negli atteggiamenti tenuti dal Governo.

Il Paese sta attraversando una fase complessa di trasformazione, volta a ribadire il percorso già decisamente imboccato dalla Repubblica sulla via della trasparenza e della stabilizzazione e dello sviluppo del sistema bancario e finanziario.

Il Congresso di Stato ritiene che il percorso avviato in forte sintonia con organizzazioni internazionali, debba portare a una ristrutturazione del sistema finanziario gettando le fondamenta per un nuovo modello di sviluppo.

Il resto, le polemiche, le illazioni -che talora paiono orchestrate ad arte nell’intento di raffigurare un quadro distorto e capzioso- con le recenti virate sul tema giustizia, sono elementi non nocivi per il governo, la magistratura o i vari personaggi alla ribalta della cronaca politica e giudiziaria, ma pesano – in negativo come una zavorra – sul Paese, sui sammarinesi e sul percorso intrapreso.


San Marino, 21 febbraio 2018

Ufficio stampa Congresso di Stato

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