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Domani la CSU incontra la maggioranza

7 giu 2018
Domani la CSU incontra la maggioranza
Alle 10.30 di domani presso la sede CSU è in programma un incontro tra la dirigenza di CSdL-CDLS e una delegazione della maggioranza consiliare. L'incontro è stato chiesto dalla stessa maggioranza, a seguito dello sciopero generale di mercoledì 30 maggio, che ha visto Piazza della Libertà gremita di persone.

Uno sciopero in cui migliaia e migliaia di lavoratori, pensionati e cittadini hanno espresso un forte dissenso per molte scelte compiute dall'Esecutivo, e hanno chiesto a gran voce un cambio netto e radicale nel metodo di governo, che consenta alle parti sociali rappresentative della società di partecipare alle scelte per il paese sui molteplici problemi aperti.

Va rilevato che da parte del Congresso di Stato, invece, al di là di alcune interpretazioni dello sciopero di cui abbiamo letto sulla stampa, non è pervenuta nessuna volontà di ripresa del confronto; questo è un elemento che al momento desta un certo sconcerto, e che riteniamo non sia rispettoso della forte espressione di volontà popolare dimostrata dalla grande partecipazione allo sciopero e alla manifestazione in Piazza.

Per la CSU il confronto dovrà ripartire - a questo punto non sappiamo se sarà con il Governo o con la maggioranza - da alcune tematiche prioritarie;

- la verità sui conti pubblici, alla luce delle perdite di Carisp. Il sindacato, i lavoratori e i cittadini vogliono sapere realmente come è stato determinato il debito e a quanto ammonta - in tal senso riteniamo che le previsioni del Governo non siano corrette - per poi definire gli interventi che ne devono discendere;

- il Decreto sulla tassa patrimoniale. La CSU chiede di sospendere l'iter consiliare di ratifica, per modificare sostanzialmente il Decreto accogliendo le richieste e proposte sindacali, basate in primo luogo sull'introduzione della progressività delle aliquote, il cumulo tra beni mobili e immobili, la non tassazione del patrimonio netto delle imprese, la caduta del segreto bancario interno;

- le risorse di Fondiss; i 63 milioni di euro del secondo pilastro previdenziale devono tornare dal 1° luglio 2018 nella disponibilità del Comitato Amministratore, ed essere investite presso le banche alle migliori condizioni possibili;

- il ripristino dei contratti integrativi dei dipendenti degli istituti di credito, attraverso il ritiro dei recessi messi in atto dalle direzioni delle banche. Ciò, ad iniziare da Cassa di Risparmio, che è una banca che appartiene allo Stato. Sul tema generale dei contratti, vanno riavviate le trattative per i rinnovi dei diversi contratti scaduti, tra cui quello della PA, fermo da quasi 10 anni.

La ripresa del confronto, creando le premesse per il raggiungimento di punti di intesa e accordi su questi temi, sarebbe la dimostrazione della reale volontà della maggioranza/Governo di cambiare radicalmente metodo e di aprire sull'insieme delle problematiche aperte una stagione di dialogo e concertazione, passando da un clima di scontro e divisione ad una prospettiva di unità e coesione del paese.

Comunicato stampa
CSU

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