Prima di porre pubblicamente i seguenti interrogativi – proprio per non incorrere nell’accusa di essere considerati propalatori di “Fake News” (espressione tipica nei sermoni di Adesso.sm) - abbiamo approfondito l’Ordinanza emessa dal Commissario della Legge Morsiani.
Documento sulla cui attendibilità, ci pare, nessuno possa e debba dubitare.
Nelle numerose pagine emerge come il Comitato per il Credito e Risparmio abbia avallato molte delle scelte poste sotto la lente d’ingrandimento dalla Magistratura.
L’ordinanza parla di condizionamento dei poteri istituzionali di vigilanza e di comportamenti in parte ancora attuali.
Si tratta di un aspetto grave perché al Comitato per il Credito e il Risparmio è attribuita la funzione di indirizzo e di orientamento dell’attività di vigilanza bancaria, finanziaria e assicurativa.
Oltre al dimissionario Simone Celli, che era il Presidente, del CCR ne fanno parte Nicola Renzi, Guerrino Zanotti e Andrea Zafferani.
Consacrato, ormai, il fatto che Nicola Renzi ha detto chiaramente come la pensa e non se la sente proprio di prendere definitivamente le distanze da Celli riponiamo le nostre misere speranze negli altri due congressisti.
Ai quali a questo punto chiediamo:
Era Celli il dominus assoluto a cui avete dato una delega in bianco per le questioni oggetto di indagine limitandovi quindi ad un ruolo subalterno in quella sede?
Oppure avete invece sempre condiviso, sostenuto ed avallato consapevolmente queste scelte?
La solidarietà espressa a vario titolo a Celli in questi giorni non vi solleva affatto dalle eventuali vostre responsabilità.
Zanotti e Zafferani, uscite dal “macchione” e almeno Voi chiarite al Paese che cosa è successo e perché, in questi mesi abbiamo solo assistito a strenue ed ormai patetiche difese rispetto a questioni che diventavano sempre più grosse e delicate.
Cs Partito Socialista
Documento sulla cui attendibilità, ci pare, nessuno possa e debba dubitare.
Nelle numerose pagine emerge come il Comitato per il Credito e Risparmio abbia avallato molte delle scelte poste sotto la lente d’ingrandimento dalla Magistratura.
L’ordinanza parla di condizionamento dei poteri istituzionali di vigilanza e di comportamenti in parte ancora attuali.
Si tratta di un aspetto grave perché al Comitato per il Credito e il Risparmio è attribuita la funzione di indirizzo e di orientamento dell’attività di vigilanza bancaria, finanziaria e assicurativa.
Oltre al dimissionario Simone Celli, che era il Presidente, del CCR ne fanno parte Nicola Renzi, Guerrino Zanotti e Andrea Zafferani.
Consacrato, ormai, il fatto che Nicola Renzi ha detto chiaramente come la pensa e non se la sente proprio di prendere definitivamente le distanze da Celli riponiamo le nostre misere speranze negli altri due congressisti.
Ai quali a questo punto chiediamo:
Era Celli il dominus assoluto a cui avete dato una delega in bianco per le questioni oggetto di indagine limitandovi quindi ad un ruolo subalterno in quella sede?
Oppure avete invece sempre condiviso, sostenuto ed avallato consapevolmente queste scelte?
La solidarietà espressa a vario titolo a Celli in questi giorni non vi solleva affatto dalle eventuali vostre responsabilità.
Zanotti e Zafferani, uscite dal “macchione” e almeno Voi chiarite al Paese che cosa è successo e perché, in questi mesi abbiamo solo assistito a strenue ed ormai patetiche difese rispetto a questioni che diventavano sempre più grosse e delicate.
Cs Partito Socialista
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