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Psd: tutto da rifare in cassa

15 ott 2018
Psd: tutto da rifare in cassa
La maggioranza, invece di censurare la fuoriuscita di documentazione privata (effettivamente da indagare, ma su cui nessuno ha smentito la veridicità), farebbe bene ad occuparsi dell’ordinanza e del suo significato politico.
Tutte le decisioni rilevanti prese negli ultimi due anni sono state gravemente affette da volontà distorsive di un gruppo di professionisti in Banca Centrale o scelti da Banca Centrale (Savorelli, Siotto, Mazzeo, Venturini, Sommella, Granata, Etc) e in Cassa di Risparmio (Borri, Cartenese, Cotella) eterodiretti da Francesco Confuorti.
Questo è ciò che emerge nell’ordinanza ma che per mesi le forze politiche di opposizione e non solo hanno segnalato, non ascoltate anzi derise, da governo e maggioranza.
Sono da rifare quindi il bilancio della mega-svalutazione, la valutazione degli NPL, l’analisi che ha condotto alla vendita dei NPL, le premesse che hanno determinato la chiusura di Asset Banca.
La prova migliore di ciò è che l’attuale Consiglio d’Amministrazione di Cassa ha deciso di attribuire una nuova consulenza per l’analisi del bilancio e dei crediti dubbi. Speriamo che questa volta si prenda tutto il tempo necessario e che i conteggi non si basino sulle analisi precedenti perché, come ancora una volta emerge dall’ordinanza, anche le società di consulenza potrebbero essere state deviate dal gruppo di pressione di cui sopra.
Ricordiamo alla cittadinanza che l’esigenza di chiedere un prestito di centinaia di milioni di euro deriva proprio da quelle scelte.
La domanda è quindi scontata: È TUTTO DA RIFARE? Non è bene rivedere tutta la strategia sul sistema finanziario e sul debito pubblico. C’è ancora la possibilità di salvare, sebbene in extremis, la situazione: si prenderà quest’ultimo treno per uscire dal tunnel o insisterà la maggioranza sul binario morto percorso, come se nulla fosse successo?
Rimaniamo in attesa di capire il grado di dipendenza del CCR e del governo dal “gruppo Confuorti”, perché è scontato che il Segretario Celli non sia l’unico che deve essere additato quale responsabile dei misfatti descritti.
Per il bene del Paese occorre una soluzione di continuità con queste vicende.
Si deve cambiare strada e il PSD indica alcune scelte politiche per questo momento cruciale:
Sospendere il progetto di richiesta di prestito internazionale in attesa delle nuove risultanze su Cassa;
Dare fiducia ai vertici di Banca Centrale e del Consiglio Direttivo attuali che, come esplicitato dalla Presidente Tomasetti, hanno finalmente ripreso la strada delle scelte adottate all’unanimità lasciando che procedano ad individuare il nuovo Direttore;
Individuare come Segretario di Stato che sostituisce Celli, una persona che non abbia nessun tipo di conflitto d’interessi con il sistema bancario e finanziario e Banca Centrale;
La ristrutturazione di Banca Centrale, permettendo che la sua nuova Governance ne tracci le linee di indirizzo, non per colpire le singole persone, ma per rendere compatibile le sue dimensioni con l’esiguità del sistema bancario attuale e potenziare la parte di relazioni con l’esterno, Banca Italia e Banca Centrale Europea in primis, per aprire un mercato asfittico e sulla via del soffocamento.

Cs L’Ufficio Stampa del PSD

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