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Opposizioni: "Si alimenta lo scontro tra potere esecutivo e giudiziario"

19 ott 2018
Opposizioni: "Si alimenta lo scontro tra potere esecutivo e giudiziario"
Lo scontro in atto tra potere Esecutivo e potere Giudiziario non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica. Basti pensare che è già la seconda volta che il governo prova a forzare i Consiglieri a prendere visione di verbali della Commissione Giustizia che, per prassi, sono coperti da segreto ma che in questo caso specifico includono, nelle note allegate, elementi coperti da segreto d’ufficio e segreto istruttorio. In quei verbali e nelle note è contenuto il riferimento dell’ex Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici, riferimento che le è costato la rimozione dal suo incarico a marzo 2018. Proprio sulla cacciata dell’ex Magistrato Dirigente è in atto un ricorso amministrativo su cui un giudice dovrà esprimersi. Si vuole a tutti costi farla passare come operazione di “trasparenza” ma la realtà è ben diversa: la presa visione di quegli atti, nell’ambito di un ricorso amministrativo - e sottolineiamo amministrativo (non di altra natura) - promosso liberamente da chi crede lesi alcuni diritti, non compete ad alcun Consigliere e l’eventuale pubblicazione serve solo ad esacerbare irresponsabilmente il clima di scontro istituzionale tra politica e Magistratura, nonché a rischiare di inquinare le indagini. Questa interferenza riflette perfettamente le logiche autoritarie del governo: se si hanno voti a sufficienza si può fare di tutto, anche rendere noti elementi coperti da segreto d’ufficio e istruttorio. Quella che viene propagandata come trasparenza non è altro che volontà di dare un “manto” di legalità ad uno scontro tra poteri violento e potenzialmente letale, come dimostrano anche le recenti invettive dell’ex Segretario alle Finanze Simone Celli indirizzate al Magistrato che sta sviscerando le influenze ed i rapporti di Francesco Confuorti sulle politiche economiche degli ultimi anni ed i suoi attori principali. Invettive su cui è calato il silenzio da parte del Segretario alla Giustizia Nicola Renzi, a riprova di quanto sia profonda e reale la guerra in corso tra poteri dello Stato. La pubblicazione di quegli atti fa gola a molti, particolarmente a chi vorrà alimentare lo scontro istituzionale nella speranza, forse, di far saltare qualche procedimento scomodo. Ma come dicono spesso i colleghi di maggioranza: “L’Aula consiliare non è un’Aula di Tribunale”. Per una volta concordiamo.

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PSD
PS
MDSI
Dalibor Riccardi e Giovanna Cecchetti (Consiglieri indipendenti)

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