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Crediti Delta: se verranno venduti, Confuorti avrà vinto ancora

25 ott 2018
Crediti Delta: se verranno venduti, Confuorti avrà vinto ancora
Ancora una volta la maggioranza tenta in maniera subdola di strumentalizzare l’incontro avvenuto recentemente fra il CCR, i membri della Commissione Finanze e Banca centrale, mettendoci in bocca parole non dette.

Nell’occasione, almeno fino alla presenza degli esponenti di DIM, nulla è stato comunicato in merito alla congruità del prezzo di vendita del pacchetto Npl Delta/ARCADE, dunque ci chiediamo come Repubblica Futura possa affermare che Banca Centrale si sia espressa in merito. In attesa che Banca Centrale chiarisca la propria posizione, continuano le pressioni per vendere i crediti Delta in Cassa di Risparmio nonostante lo stesso cda di Cassa abbia fermato la vendita dopo aver letto i contenuti allarmanti dell’ordinanza del Tribunale che mette nero su bianco le influenze del centro di potere rappresentato da Francesco Confuorti che si è infiltrato nelle nostre istituzioni, indirizzando e interferendo nelle politiche economiche, inclusa la gestione dei crediti Delta.

È palese il tentativo del governo di coinvolgere tutti nella cessione di quei crediti, e la Commissione Finanze convocata in fretta e furia per lunedì prossimo rappresenta il grimaldello con cui forzare una vendita di cui nessuno vuole prendersi la responsabilità in quanto si tratta di una fregatura colossale, che non è conveniente né a livello patrimoniale né a livello finanziario, basata su dati tecnici incompleti e di parte.

Chiunque non voglia essere un ingranaggio del meccanismo delinquenziale in atto, deve sottrarsi a quella vendita. L’appello è rivolto, naturalmente, a quei Consiglieri di maggioranza che lunedì dovranno votare se vendere o no quei crediti. Una responsabilità che niente laverà via, neppure il tempo, perché quando cambierà il vento – e cambierà – tutto quello che è successo in questi mesi sarà oggetto di una attenta rilettura politica e giuridiziaria.

Le alternative esistono per sottrarsi alle pressioni di Confuorti che continuano ad arrivare dalle voci di coloro che dovrebbero tutelare il paese, invece di darlo in pasto agli avvoltoi. Perciò chiediamo ai Consiglieri Roberto Joseph Carlini, Stefano Spadoni, Alessandro Izzo, Luca Boschi e Valentina Bollini di prendere distanza dai loro colleghi di maggioranza e dare così una speranza al paese.

È possibile gestire quei crediti internamente, gestire il recupero a beneficio dei sammarinesi; è possibile far valere il 2.7 e acquistare noi i crediti sanitari ad esempio. Ma per farlo occorre un atto di coraggio che impedisca alla vendita di proseguire e a Confuorti di portare a termine il suo piano su San Marino.

Cs Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme

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