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La Clinica Domus Medica di San Marino eccellenza europea nella fibrotomia graduale per il trattamento di bambini affetti da paralisi celebrale

15 dic 2018
La Clinica Domus Medica di San Marino eccellenza europea nella fibrotomia graduale per il trattamento di bambini affetti da paralisi celebrale
La Clinica Domus Medica di San Marino è uno dei più accreditati centri europei specializzati nel trattamento riabilitativo di bambini affetti da paralisi cerebrale per mezzo della fibrotomia graduale, una tecnica microchirurgica ideata circa trent’anni fa dal professore e chirurgo russo, Valeri Borisovich Ulzibat.
Sono già 130 le operazioni eseguite sui pazienti italiani, di cui quasi la metà nel corso dell'ultimo anno nella struttura polispecialistica sammarinese, dal chirurgo e ortopedico russo Alexey Repetunov, specializzato dal 2000 in fibrotomia graduale.
Ogni anno il Dottor Repetunov opera dai 400 ai 500 pazienti tra Russia, Spagna, Polonia e San Marino. Nel mondo sono 7 i medici specializzati in questo genere di trattamento e operano in 8 Pesi. In media vengono operate ogni anno 3.500 persone, di cui 1.500 per la prima volta. Dal 1991 ad oggi sono stati trattati complessivamente oltre 50.000 pazienti.
La fibrotomia graduale si basa sull'eliminazione delle contratture muscolari locali e della sindrome del dolore che impediscono o rendono difficile il movimento fisiologico delle articolazioni. Con questa tecnica, a bassa invasività, è possibile trattare chirurgicamente le patologie dell’apparato locomotore che presentano ipertonicità o spasticità. Il trattamento è risultato particolarmente efficace in caso di: paralisi cerebrale infantile (emiplegia, diplegia, tetraplegia), paraparesi spastiche, esiti di ictus o ischemie, sindrome del tunnel carpale, fasciti plantari, fibromialgie, sindrome del dolore miofasciale.
La tecnica chirurgica si propone di:
• aumentare il ‘range of motion’, ossia l’ampiezza massima di movimento muscolare (attivo/passivo in base al quadro neurologico),
• migliorare la performance dei movimenti già esistenti, facilitando nuove mobilizzazioni
• ridurre o eliminare il dolore muscolare o miofasciale, tipico dei pazienti con spasticità congenita o acquisita
• evitare o arginare le deformazioni articolari.
Il successo di questo trattamento risiede in due fattori: la microinvasività chirurgica e gli eccellenti risultati conseguiti sul piano motorio. L'intervento, infatti, viene effettuato per via percutanea utilizzando uno speciale microbisturi brevettato che consente di raggiungere le contratture ed eliminarle, senza generare grandi ferite e senza ricorrere all’uso di punti di sutura. Solitamente viene praticato in anestesia generale inalatoria e consente di eliminare fino a 23 contratture muscolari in unica seduta; in anestesia locale invece permette di trattare 4-6 contratture muscolari alla volta. La durata media di un intervento è di 20 minuti e presso la Casa di Cura Domus Medica di San Marino viene realizzato in one-day hospital (una sola notte di ricovero).
La microinvasività del trattamento chirurgico consente un rapido recupero e ritorno alle abituali attività quotidiane del paziente sotto la supervisione di un’équipe riabilitativa capace di valutare modalità e necessità di interventi riabilitativi e applicazione di tecniche antalgiche. L’intervallo di tempo che intercorre tra un trattamento e l’altro è soggettivo e dipende dalla gravità del disordine motorio, dalla presenza di patologie associate e dalla curva di crescita nel caso dei bambini.
Nel 2016 è stato pubblicato uno studio relativo alla valutazione dell’efficacia del metodo Ulzibat nella riabilitazione di bambini affetti da PCI (Effectiveness of Ulzibat surgery method “Gradual fibrotomy in orthopedics” for the treatment of muscular fibrotic contracture in children with cerebral palsy ICP, Beograd 2016 Nazarkin A. Y. MD/PhD, Eremin A. V. MD).
Lo studio ha coinvolto 83 pazienti di età compresa tra 2,6 e 13,4 anni con forme spastiche di paralisi cerebrale. La media degli interventi è stata di 2. Il periodo di follow-up di 2-5 anni. Per assegnare il grado di disordine motorio prima e dopo l’operazione è stata utilizzata la scala GMFM-88, che ne ha permesso la suddivisione in 5 livelli di competenza motoria:
• I) posizione seduta, alzata da terra autonoma, cammino senza supporto addizionale, corsa, capacità di salire le scale;
• II) Fatica a mantenere l’equilibrio in posizione seduta, alzata da terra autonoma, gattonamento, cammino con ausilio;
• III) posizione seduta con aiuto, gattonamento, possibilità di qualche passo con ausilio;
• IV) Necessità di assistenza dalla posizione eretta a seduta e viceversa, rotolamento o strisciamento per gli spostamenti a tappeto, non deambulante;
• V) Limitazione di tutti i livelli di movimento (no posizione seduta, no deambulo, no gattonamento).
Dopo il trattamento in tutti i gruppi si è osservato un aumento significativo del punteggio totale. I punteggi relativi alle differenze totali si sono rivelati tanto più alti, quanto peggiore era il livello iniziale dei pazienti. Quindi i bambini del primo e secondo gruppo (quelli caratterizzati da defic
motorio più lieve) hanno raggiunto un livello di competenza motoria equivalente o quasi a quello dei propri coetanei. Un miglioramento ancora più significativo in percentuale si è evidenziato nei bambini con gravi disabilità.

Cs Domus Medica

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