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Processo Berti: parlano le prime parti offese

22 apr 2014
Processo Berti: parlano le prime parti offeseProcesso Berti: parlano le prime parti offese
Processo Berti: parlano le prime parti offese - La sentenza di primo grado potrebbe arrivare già ai primi di maggio.
Al processo che vede imputato il medico sammarinese Pietro Berti sono state ascoltate le prime parti offese.
La sentenza di primo grado potrebbe arrivare già i primi di maggio. Il serrato calendario di udienze, fissato per 4 giorni di seguito, fino al 25 aprile, e poi ancora martedì 29 e venerdì 2 maggio, lascia presupporre tempi celeri per arrivare ad una prima conclusione. Intanto hanno parlato davanti al giudice le prime 5 delle 8 parti offese chiamate a raccontare la loro esperienza, come pazienti del medico sammarinese, che in questo procedimento deve rispondere di molestie sessuali a loro danno. Per questo, Berti è rimasto più di un mese in carcere e si trova tuttora ai domiciliari: presente all'udienza, come lo era stato alla prima, lo scorso 10 aprile. Le versioni per ora sembrano concordare con quanto già raccontato al giudice inquirente. Su richiesta di uno degli avvocati, la terza udienza non avverrà di mattina ma di pomeriggio. Subito dopo le parti offese sarà la volta del direttore dell'Iss ad essere ascoltato come testimone. I difensori hanno anche chiesto di poter ascoltare, come testi, una serie di colleghi del loro assistito, che forse, a sua volta, vorrà parlare prima della fine del processo, per raccontare la sua verità. Berti dovrà rispondere di violenza sessuale anche in Italia, precisamente a Catania, nei confronti di una ragazza siciliana. Una nuova udienza, durante la quale sarà sentita una testimone chiave, l'amica della ragazza, presente durante la visita medica incriminata, è stata fissata al prossimo 9 maggio, quella precedente era slittata proprio a causa dello stato di detenzione dell'imputato. Per quella data dunque, potrebbe già essere disponibile la sentenza di primo grado del tribunale sammarinese, che comunque vada a finire offrirà uno spunto alla giustizia italiana.

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