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Rimini: al via processo "Criminal Minds", Bianchini in aula

9 lug 2014
Rimini: al via processo "Criminal Minds", Bianchini in aula
Rimini: al via processo "Criminal Minds", Bianchini in aula
Al via l'udienza preliminare per 'Criminal Minds', l'inchiesta della polizia tributaria della Gdf di Rimini che portò all'arresto di uno dei maggiori imprenditori sammarinesi, Marco Bianchini. Corruzione, calunnia, divulgazione di segreto d'ufficio, violenza ed estorsione e ricettazione i reati per cui a vario titolo devono rispondere 11 persone, tra cui Bianchini, e tre società, come persone giuridiche, tra cui la Biholding spa con sede a San Marino, azienda leader nelle forniture per ufficio, la finanziaria sammarinese Fingestus società anonima, e la Cio investigazioni spa, con sede a San Marino. L'udienza davanti al gip, che dovrà decidere sui rinvii a giudizio chiesti dalla Procura, è stata segnata da una lunga lista di eccezioni preliminari, tra cui l'ammissione di alcune prove documentali. Quasi tutte respinte dal giudice. Costituzione di parte civile invece per la Errebbian spa, la principale concorrente italiana della Biholding. Secondo le accuse Marco Bianchini, oggi presente in aula, e alcuni suoi stretti collaboratori come il faccendiere romano Riccardo Ricciardi, il finanziere Enrico Nanna, un agente di polizia riminese, l'investigatore privato Salvatore Vargiu, tra gli anni 2008 e 2009 avevano "acquistato" informazioni riservate sulla concorrenza e sui dipendenti dell'azienda per favorire gli affari del gruppo Biholding. Tra queste condotte si inserisce anche la ricettazione di denaro proveniente dal fallimento di una società di Ancona attraverso la finanziaria e un'estorsione ai danni di un imprenditore italiano. Bianchini, ex presidente della Bi-Holding, il gruppo che controlla anche la Karnak, colosso nelle forniture di materiale per ufficio, era stato arrestato il 16 gennaio 2012, a San Marino, a cui era seguita l'estradizione in Italia. Agli atti della Procura anche episodi in cui Bianchini spalleggiato da Ricciardi ottiene dimissioni, in maniera non ortodossa, con l'uso della violenza, e la firma di clausole vessatorie per penali salate, da alcuni dipendenti ritenuti infedeli. Negli affari di Bianchini e della Karnak, già finita sotto osservazione dalla Guardia di finanza per esterovestizione, si inseriscono i "servigi" del finanziere Nanna e dell'investigatore privato Vargiu, titolare della Cio, che ottengono e vendono care a Bianchini informazioni riservate e coperte da segreto d'ufficio. Gli affari dell'imprenditore con la finanziaria Fingestus, poi, si sarebbero spinti fino a garantire riparo a capitali illeciti da cui l'accusa di ricettazione di un milione e 164 mila euro. L'udienza è stata aggiornata al 16 luglio, quando si discuterà dei rinvii a giudizio e dei riti processuali. (Ansa)

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