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Arresto Stolfi, l'avvocato di Moris Faetanini: "Ha chiarito tutto". Torna libero, senza arresti domiciliari

12 set 2014
Arresto Stolfi, l'avvocato di Moris Faetanini: "Ha chiarito tutto". Torna libero, senza arresti domiciliariArresto Stolfi, l'avvocato di Moris Faetanini: "Ha chiarito tutto". Torna libero, senza arresti domiciliari
Arresto Stolfi, l'avvocato di Moris Faetanini: "Ha chiarito tutto". Torna libero, senza arresti domiciliari - Dopo soli 4 giorni lascia il carcere Moris Faetanini, arrestato lunedì insieme a Fiorenzo Stolfi, ri...
Dopo soli 4 giorni lascia il carcere Moris Faetanini, arrestato lunedì insieme a Fiorenzo Stolfi, ritenuto suo prestanome. L'ex segretario di Stato ha invece avuto un colloquio col suo nuovo difensore.

L'istanza di scarcerazione dell'avvocato Pier Luigi Bacciocchi è stata presentata ieri, e prontamente accolta, dopo l'interrogatorio in cui Moris Faetanini “ha chiarito i fatti contestati”, puntualizza il legale. Chiarimento che evidentemente ha convinto gli inquirenti, tanto da rilasciarlo: Faetanini, 46enne sammarinese, torna libero, non dovrà neanche passare dai domiciliari. Era stata ascoltata anche la sorella, che non è stata incriminata. Faetanini è ritenuto prestanome di Stolfi: gli inquirenti li accusano di aver occultato e trasferito provento di reati confluiti nei libretti denominati “Flue” e “Mercedes”: sul primo, nel 1998, Stolfi avrebbe versato fino a un miliardo di lire, salvo poi estinguerlo nel 2009, col saldo usato per emettere 8 assegni intestati a Faetanini, che dopo averli versati sul suo conto li trasferiva su quello della sorella. Insieme alla provvista del libretto “Mercedes”, estinto da Stolfi, erano poi investiti in titoli pari ad oltre 800mila euro. Oggi in carcere l'ex segretario di Stato ha ricevuto il suo nuovo difensore, professor Stortoni: l'avvocato, contattato, riferisce di non voler assolutamente parlare in questa fase, si limita a confermare l'avvenuto colloquio in vista dell'interrogatorio di merito, presumibilmente la prossima settimana. L'indagine, oltre ai nuovi arresti, ha portato anche a sequestri e perquisizioni, l'ultima, eclatante, compiuta dentro Banca Centrale. Non tutto è stato consegnato ma, è la spiegazione del direttore Giannini, “Era talmente tanto materiale che hanno dovuto fare due viaggi”. Lunedì, a poche ore dall'arresto di Stolfi, è stata sequestrata anche la sua Porsche cabrio, formalmente non intestata a lui, ma gli inquirenti ritengono sia una proprietà fittizia. Gli inquirenti hanno ricostruito il suo patrimonio: nel 2013 dichiarava di non aver percepito reddito, l'anno prima figuravano poco più di 6mila euro. L'unico mezzo di trasporto di proprietà è un ciclomotore; le spese tramite carta di credito e bancomat dal 2000 ad oggi ammontano a 442mila euro, i versamenti in contanti a 2 milioni 400mila e i bonifici a poco meno di 700mila. In Italia ha 5 appartamenti e 3 negozi. A San Marino ha preferito ricorrere ai contratti di leasing: non appare titolare di diritti reali su beni immobili, ma i due appartamenti (tra loro uniti) e i due garage di Città sono da lui abitati, e risultano pagate le rate alla società di leasing.

FB

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