Carica batterica in acqua. Oltre i limiti di legge tre prelievi su undici effettuati lungo le coste dell’Emilia-Romagna dal laboratorio mobile di Goletta Verde il 14 giugno.
Il canale sfioratore tra Torre Pedrera e Bellaria-Igea Marina è il più inquinato della costa. Cattive notizie anche alla foce del torrente Marano a Riccione e alla foce del fiume Uniti in località Lido di Dante del comune di Ravenna. "Questa è una istantanea delle acque costiere che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali - ribadisce Legambiente - che sottolinea i passi avanti compiuti sul fronte della depurazione".
Secondo i dati Istat (riferiti all’anno 2012) in Emilia Romagna confluiscono in impianti di depurazione (secondari o avanzati) il 67,1 per cento dei carichi urbani complessivi, rispetto ad una media italiana del 57,6 e delle regioni del Nord-Ovest del 61,5 per cento. C'è anche il problema erosione, con il 25 per cento delle spiagge regionali a rischio. L'invito di Legambiente è quello di non abbassare la guardia e attivarsi immediatamente per verificare i deficit depurativi ancora presenti. In provincia entro i limiti la foce del fiume Rubicone (Gatteo), a Bellaria la spiaggia a sud della foce del fiume Uso e a Cattolica la spiaggia a sud della foce del fiume Conca.
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Il canale sfioratore tra Torre Pedrera e Bellaria-Igea Marina è il più inquinato della costa. Cattive notizie anche alla foce del torrente Marano a Riccione e alla foce del fiume Uniti in località Lido di Dante del comune di Ravenna. "Questa è una istantanea delle acque costiere che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali - ribadisce Legambiente - che sottolinea i passi avanti compiuti sul fronte della depurazione".
Secondo i dati Istat (riferiti all’anno 2012) in Emilia Romagna confluiscono in impianti di depurazione (secondari o avanzati) il 67,1 per cento dei carichi urbani complessivi, rispetto ad una media italiana del 57,6 e delle regioni del Nord-Ovest del 61,5 per cento. C'è anche il problema erosione, con il 25 per cento delle spiagge regionali a rischio. L'invito di Legambiente è quello di non abbassare la guardia e attivarsi immediatamente per verificare i deficit depurativi ancora presenti. In provincia entro i limiti la foce del fiume Rubicone (Gatteo), a Bellaria la spiaggia a sud della foce del fiume Uso e a Cattolica la spiaggia a sud della foce del fiume Conca.
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