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San Marino: allarme terrorismo? Le presunte intercettazioni telefoniche scatenano reazioni immediate

2 lug 2015
San Marino: allarme terrorismo? Le presunte intercettazioni telefoniche scatenano reazioni immediateSan Marino: allarme terrorismo? Le presunte intercettazioni telefoniche scatenano reazioni immediate
San Marino: allarme terrorismo? Le presunte intercettazioni telefoniche scatenano reazioni immediate - "La comunità islamica è conosciuta ed integrata" precisa subito il presidente dell'associazione che...
Risale al 4 gennaio l'intercettazione che, nell'ambito dell' inchiesta che svela i segreti dell'Isis, per la prima volta porta dritti nel centro di smistamento degli aspiranti soldati del terrore. Proprio nel mese in cui, sull'onda emotiva dei fatti di Parigi, in risposta ad un titolo che ipotizzava finanziamenti da San Marino ai foreign figheters, la Repubblica allineava le forze del controllo: Gendarmeria, Ufficio Stranieri, Interpol, monitoraggio delle presenze straniere in collaborazione con le autorità italiane, due Protocolli bilaterali. Questa volta, nell'inchiesta milanese che è pietra miliare perché svela l'organizzazione ed il coordinamento dei viaggi dei foreign fighters, alla notizia di intercettazioni telefoniche riconducibili alla repubblica di San Marino di soggetti legati a cellule terroristiche di matrice islamica, il primo a rispondere è Abderrahim Kourikch. “Solo propaganda, la comunità islamica a San Marino è conosciuta e integrata” dice il presidente dell’Associazione Islamica Culturale che gestisce la sala preghiera di Gualdicciolo. Probabile allora che uno dei 22 numeri collegati all'utenza turca del colonnello reclutatore Abu Alharith sia un esterno, uno dei relatori chiamati in Repubblica per incontri o conferenza divenuti frequenti in particolare nel dopo Charlie? Ancora una volta no “Impossibile, le poche persone da noi chiamate sono di ala moderata e di nostra assoluta fiducia”.
Un breve giro di telefonate alle Digos del circondario ci conferma che nessuna è stata allertata: più facile pensare ad una 'utenza agganciata' di passaggio che ad un radicamento. In Emilia Romagna è ancora nitido il ricordo di una operazione avvenuta nel 2008: Digos di Bologna e Ravenna smantellarono una cellula che reclutava aspiranti terroristi per la causa della Jihad in zone di conflitto, forti dell'esperienza acquisita nelle milizie bosniache durante il conflitto della ex Jugoslavia. Il lavoro di accertamento a San Marino è appena iniziato e non si esclude nulla; in Italia si annuncia la stretta sulla collaborazione tra polizia europee

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