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Rapina ad un bar del Marano: arrestati due giovani marocchini

1 set 2015
Rapina ad un bar del Marano: arrestati due giovani marocchini
Rapina ad un bar del Marano: arrestati due giovani marocchini
I carabinieri di Riccione hanno arrestato due marocchini che la scorsa notte hanno rapinato un esercente del Marano. In manette sono finiti: B.M.O., 21enne, marocchino, pregiudicato e A.I. 19enne marocchino, pregiudicato, di fatto entrambi residenti nel bolognese. I due unitamente ad un minorenne loro connazionale sono stati i responsabili di un rapina aggravata ai danni di un esercizio commerciale nella zona del Marano.
I fatti. Intorno alle 2 un cittadino ha allertato i militari dell'Arma dopo aver udito due colpi di arma da fuoco. Una volta sul posto i Carabinieri si sono recati in viale D’annunzio nei pressi di un parco giochi con adiacente un bar, trovando un marocchino ferito al volto. Gli accertamenti successivi da parte dei militari permettevano di capire che il ferito era stato appena autore, insieme ad altri due complici datisi alla fuga, di un furto di birre al bar. Il proprietario del locale accortosi del furto nel tentativo di bloccarlo lo aveva fatto cadere in terra facendogli battere violentemente il capo. Nella circostanze, sempre il proprietario, aveva esploso, mediante una pistola scacciacani, due colpi mentre il marocchino a sua volta è stato trovato in possesso di un “machete”. Successivi e speditivi accertamenti permettevano ai militari di risalire all’albergo di Riccione dove i tre marocchini avrebbero dovuto passare la notte e dove venivano di fatto rintracciati i due complici riconosciuti immediatamente dalla vittima. Pertanto i due maggiorenni venivano accompagnati in caserma ed arrestati per rapina impropria, mentre il minore deferito in stato di libertà per il medesimo reato. Nella stessa circostanza il proprietario veniva deferito in stato di libertà per porto abusivo di arma ed esplosioni pericolose. Sia il machete che la pistola venivano sottoposte a sequestro penale mentre i due fermati venivano messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente.

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