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Omicidio Regeni: Gentiloni, "siamo lontani dalla verità"

6 feb 2016
Giulio RegeniOmicidio Regeni: Gentiloni, "siamo lontani dalla verità"
Omicidio Regeni: Gentiloni, "siamo lontani dalla verità" - E' arrivata in Italia la salma di Giulio Regeni: il giovane ricercatore e giornalista friulano trova...
“Credo che siamo lontani dalla verità”. Così ha detto il ministro agli esteri italiano Gentiloni, e su questo – almeno su questo – sembrano purtroppo concordare gli analisti. La storia tragica di Giulio Regeni ha suscitato l'interesse di tutti i media internazionali, essendo vista come un segnale inequivocabile del clima pesante che si respira in Egitto, e del grave pericolo cui sono esposti gli oppositori politici. Nel primo pomeriggio è atterrato a Fiumicino l'aereo che ha riportato in Italia salma del giovane ricercatore e giornalista friulano, che era scomparso il 25 gennaio: non una data a caso, ma l'anniversario della rivoluzione del 2011 che aveva portato alla caduta di Mubarak. Ad accogliere i genitori del ragazzo, all'aeroporto romano, il ministro alla giustizia: “Sono qui per affermare il mio profondo cordoglio e quello del Governo – ha detto Andrea Orlando -. Chiediamo piena collaborazione alle autorità egiziane e chiediamo loro di agire con determinazione, rapidità e trasparenza”. Ma è proprio la trasparenza a mancare clamorosamente, almeno per ora. Ieri, al Cairo, si era parlato dell'arresto di 2 sospettati, per l'omicidio di Regeni, il cui cadavere – ritrovato in un fosso – presentava segni inequivocabili di tortura, come confermato dallo stesso ambasciatore italiano. I 2, tuttavia, sarebbero già stati rilasciati. Al momento non si esclude alcuna pista, neanche quella di possibili tentativi, da parte di gruppi di terroristi, di sabotare le relazioni tra l’Egitto e l’Italia. Qualche risposta potrebbe arrivare dall'autopsia, sul corpo del ragazzo, disposta dal PM di Roma, Sergio Colaiocco, che ha aperto un’inchiesta.

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