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Operazione "Kebab 2": un centinaio di misure cautelari per un vasto giro di spaccio

9 feb 2016
Operazione "Kebab 2": un centinaio di misure cautelari per un vasto giro di spaccioOperazione "Kebab 2": un centinaio di misure cautelari per un vasto giro di spaccio
Operazione "Kebab 2": un centinaio di misure cautelari per un vasto giro di spaccio - La polizia municipale di Rimini ha eseguito nella notte un centinaio di misure di custodia cautelare...
La madre della maxi operazione anti droga di questa notte è "Kebab Connection" di dicembre del 2013 che aveva portato all'arresto di 53 spacciatori. Ma c'è una differenza, perchè i luoghi dello spaccio questa volta superano il centro storico di Rimini e arrivano nei parchi, nelle stazioni, nelle cabine del mare, nei bagni. Sono state 87 le misure cautelari disposte dal Gip Sonia Pasini a conclusione delle indagini, condotte dalla Polizia municipale di Rimini e coordinate dalla Procura della Repubblica. 115 uomini hanno smantellato una rete di pusher che si è spartita la città. Dal centro città fino al quartiere di Bellariva il controllo era di stranieri provenienti da Tunisi, dal quartiere di Bellariva fino a Miramare, a comandare erano stranieri dalla regione tunisina di Sfax, così come una terza zona - quella di San Giuliano, Rivabella e Viserba – era territorio di spaccio di nord africani di varia provenienza. Tre gruppi quindi che, pur agendo in maniera autonoma, mantenevano comunque tra loro dei rapporti di scambio di droga arrivando a Ravenna e Forlì – Cesena. In tutto questo la connivenza delle loro donne, italiane. Nel video le interviste a Carla Tavella ispettore della polizia municipale Rimini, Andrea Gnassi, sindaco Rimini, Fabio Mazzotti, Comandante Municipale Rimini.
In particolare col provvedimento è stata disposta la custodia cautelare in carcere per 45 indagati (36 tunisini, 6 marocchini, 1 italiano, 1 palestinese, 1 albanese; in maggioranza già destinatari dello stesso provvedimento due anni fa); l’obbligo di dimora e divieto di uscire dalla abitazione nelle ore serali e notturne per 14 indagati (11 italiani, di cui 4 donne , e 3 albanesi); il divieto di dimora nel territorio provinciale per 27 indagati (in prevalenza marocchini e tunisini), l’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri per una indagata (italiana). 13 inoltre le denunce a piede libero e un minore deferito alla Procura della Repubblica per i minorenni, che portano così a 101 i soggetti complessivamente coinvolti dall’operazione.

VA

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