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Omicidio Rivabella: sotto choc i residenti della zona

27 mag 2016
Omicidio Rivabella: sotto choc i residenti della zona
Omicidio Rivabella: sotto choc i residenti della zona - Chi lo conosceva parla di una persona perbene e di un grande lavoratore
"Una bravissima persona, sempre disponibile". Così un albergatore di Rivabella ricorda Petrit Nikolli. 3 figli, un altro in arrivo. Ha pagato con la vita la sua generosità. Fatale la decisione di riportare in Romagna – ieri - la nipote 20enne, andata in moglie ad un connazionale di Durazzo, che vive a Gorgonzola, nel Milanese. La giovane aveva chiamato lo zio per chiedere aiuto e lasciare la Lombardia; pare infatti che il coniuge – Edmond Preci - ed il suocero 48enne, la trattassero come una schiava. Una volta rientrato a casa, il marito abbandonato si è subito infuriato e ha fatto scattare il piano per la vendetta. Si è fatto prestare una Croma grigia, ed in serata i tre albanesi – Edmond, il padre Lek, ed il fratello maggiore - erano già davanti al ristorante del lungomare Toscanelli per farsi giustizia. C'è chi ricorda gli ultimi istanti di vita della vittima. Nella tradizione del 'kanun' è stato l'uomo più anziano, il suocero, a esplodere il colpo di pistola che ha perforato la scapola e si è conficcato probabilmente nel cuore di Petrit. Poi i tre sono ripartiti per la Lombardia, ma le indagini della questura di Rimini sono state velocissime sia nell'identificare i testimoni, che hanno fornito anche un parziale numero di targa, che nel risalire in poche ore all'identità del killer. Alle 4.30 gli uomini della mobile di Milano hanno fatto irruzione in una palazzina di Gorgonzola e hanno arrestato i tre uomini. Hanno subito confessato di fronte al Magistrato che li ha interrogati. Sotto choc i residenti di Rivabella.

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