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Rigopiano: estratti tre bambini, almeno 10 i superstiti della slavina

20 gen 2017
Il momento del salvataggio del bambinoRigopiano: estratti tre bambini, almeno 10 i superstiti della slavina
Rigopiano: estratti tre bambini, almeno 10 i superstiti della slavina - Ci sono ancora superstiti sotto le macerie dell'hotel Rigopiano spazzato via da una slavina.
Ci sono ancora superstiti sotto le macerie dell'hotel Rigopiano spazzato via da una slavina. Tre bambini sono stati estratti vivi dai vigili del Fuoco nel tardo pomeriggio dopo oltre 40 ore. Prima di loro erano stati salvati la moglie e uno dei figli del superstiste, Giampiero Parete, che aveva dato l'allarme inascoltato. Altre cinque o sei persone potrebbero essere estratte vive nelle prossime ore. Continua infatti senza sosta il lavoro dei soccorritori.
"Giornata complicata ma non priva di elementi positivi. Cinque persone estratte dall'Hotel Rigopiano, una donna e 4 bambini, 5 le altre persone da estrarre". E' quanto ha detto il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, parlando dalla Dicomac di Rieti, lasciando intendere che le cinque persone da mettere in salvo sono vive.
Alessandro Giancaterino e' una delle due vittime accertate della valanga dell'Hotel. Giancaterino era il fratello dell'ex sindaco di Farindola (Pescara), ed era il capo cameriere del resort.
Altre vittime per il maltempo nel teramano; un uomo di 74 anni nella frazione di Faiete è stato rinvenuto in una stalla privo di vita.
E' morto uno dei due dispersi da ieri a Poggio Umbricchio, frazione del comune montano di Crognaleto. I Vigili del Fuoco di Teramo hanno trovato Mattia Marinelli, 23 anni. Disperso il padre. A Ortolano, una frazione di Campotosto (L'Aquila) è stato trovato il corpo dell'anziano investito da una valanga ma il sindaco ha dato l'allarme per una frana in atto sul Monte Corno'.

"E' stato bellissimo, non credevano ai loro occhi e ci abbracciavano"
, ha raccontato il vice brigadiere del soccorso alpino della guardia di finanza Marco Bini. "Il primo impatto è stato bellissimo e continuiamo a lavorare". Ma lo stesso soccorritore ha avvertito che "più di tanto non si può andare avanti perché c'è il rischio che parti della struttura possano crollare". Purtroppo per chi al momento del crollo stava fuori, secondo Bini, ci sono ben poche speranze.

"Le condizioni fortunate che hanno permesso ai superstiti di restare vivi sono state l'avere a disposizione abbigliamento pesante, infatti con le tute da neve si sono coperti. Inoltre non sono stati a contatto con la neve perché la struttura, seppur parzialmente crollata, li ha protetti. Questo ha permesso che non si raffreddassero troppo". Lo ha detto il primario della rianimazione dell'ospedale di Pescara, Tullio Spina, durante la conferenza stampa per fare il punto sulle condizioni di salute dei tre superstiti dell'hotel Rigopiano già ricoverati in ospedale, Giampiero, Adriana e Gianfilippo Parete.

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