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Messico: fortissimo terremoto 7.1 di magnitudo

19 set 2017
Terremoto in Messico
Terremoto in Messico
Intorno alle 13 locali la terra è tornata a tremare con violenza in Messico, una prima volta con una magnitudo pari a 6.8 gradi Richter, poi di 7.1, nella scia del terremoto dello scorso 7 settembre che aveva avuto un'intensità ancora superiore (8.2) e un bilancio di cento morti.
L'epicentro è nella regione di Puebla, a 10 chilometri di profondità. Panico nella capitale, dove vivono 20 milioni di persone. Diversi gli edifici crollati. Molte persone sono fuggite in strada. Fermati i voli sull'aeroporto. Con il passare delle ore arrivano le prime notizie di vittime. Almeno 5 a Puebla, altre nello stato del Messico; numero destinato purtroppo a salire. 'Molte persone sono intrappolate all'interno degli edifici', ha detto il sindaco di Città del Messico.
Almeno 20 case o palazzi sono crollati o hanno subito danni di una certa importanza a Città del Messico a causa del terremoto che ha scosso oggi la capitale, secondo un primo bollettino diffuso dalle autorità municipali.
Le prime immagini su Twitter


Esattamente 32 anni fa, il 19 settembre 1985, si registrava in Messico uno dei terremoti più disastrosi del Novecento. La scossa, di magnitudo 8.1 Richter, ebbe luogo alle 7.17 di mattina con epicentro lungo la costa Pacifica nei pressi di Lazaro Cardenas, nello stato del Michoacàn. Acapulco venne distrutta parzialmente, ed enormi danni ci furono presso Ciudad Guzman e Jalisco. La maggior devastazione avvenne però a quasi 400 km di distanza dall’epicentro.
A Città del Messico la scossa fu lunghissima e devastante: collassarono centinaia di edifici, ed oltre tremila strutture e abitazioni furono seriamente danneggiate, in particolar modo nel centro della città. La città, che restò isolata dal mondo per lunghe ore a causa della rottura dei cavi telefonici, sprofondò nel caos. Ci furono moltissimi incendi e il bilancio dei morti non è mai stato accertato, oscillando fra le 4.000 vittime annunciate dal governo messicano, le 10.000 dichiarate dalla Croce Rossa e le 40.000 stimate dal Servizio Sismico messicano.

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