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10.000 ponti a rischio in Italia dopo il crollo a Genova. A Rimini previsto l'intervento su 4 strutture

17 ago 2018
Un ponte crollato in Italia. Foto ansa
Un ponte crollato in Italia. Foto ansa
Sono diecimila i ponti che preoccupano l'Italia, di oltre 50 anni, da revisionare e non adeguati alla normativa del 2008 che regola il grado di sicurezza strutturale. È la denuncia del Cnr anche se, comunicano, nessuno è ancora a conoscenza di un registro unico su queste strutture che dia la possibilità di monitorarne la situazione.

A parlare di "ponti scaduti" è proprio il direttore dell'Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Cnr, Antonio Occhiuzzi, il quale spiega che "gli elementi principali alla base del rischio crollo, secondo i dati, sono i volumi di traffico e l'età dei manufatti. Quando quest'ultima è superiore a 50 anni e le strutture sono ancora interessate da grossi volumi di traffico, si accende un campanello d'allarme: questi ponti sono diecimila".

A Rimini i ponti che necessitano di cure urgenti, secondo l’ingegner Giovannino Vittori, dell'ufficio viabilità della Provincia, sarebbero almeno quattro. Intervistato da "Il Resto del Carlino" ha spiegato che, anche se non c'è il rischio di crolli, è necessario intervenire sui ponti Molino di Bascio e Ca' Moroncini a Pennabilli, il Ponte Sp.8 a Sant'Agata e il ponte sulla Strada Provinciale 91 a Casteldeci.

I lavori sono già previsti. Sono stati stanziati 500.000 euro per il consolidamento delle opere e in autunno ci saranno le gare d'appalto. Per altri ponti meno gravi, una ventina, la provincia ha deciso di intervenire limitando il traffico.

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