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San Marino patrimonio mondiale dell'Unesco: terzo anniversario

7 lug 2011
Luglio 2008: a Quebec City la 32esima sessione del comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco. 41 stati membri, per la prima volta compare tra i proponenti anche San Marino. Il 7 luglio l’assemblea accoglie la candidatura e fa dei centri storici di San Marino e Borgo Maggiore e del il monte Titano patrimonio mondiale.
La tradizione democratica e la storia repubblicana motivano la dichiarazione di valore universale eccezionale: “Tappa importante di sviluppo del modello democratico in Europa e nel mondo. Testimonianza di democrazia rappresentativa, fondata sull’autonomia civica e di autogoverno, avendo esercitato con continuità e senza interruzioni il ruolo di capitale di una Repubblica indipendente, dal XIII secolo”.
Un lungo e complesso iter per il raggiungimento del traguardo, passi compiuti nella certezza del valore e dell’unicità del Titano e dei suoi simboli, come anche per le ricadute positive del riconoscimento sull’immagine e sul prestigio del Paese, anche sul turismo, sulla stessa conservazione del centro storico.
Iniziative per ricordare la data dopo tre anni: dalle 18, visita alle cisterne del Palazzo Pubblico, in serata (ore 21, Piazza della Libertà) il saluto delle istituzioni (introduzione dell’ambasciatore all’Unesco, Edith Tamagnini e intervento del segretario agli interni, Valeria Ciavatta) e, a seguire, il concerto della Banda Militare (ore 21.15). Aperti fino alla mezzanotte il Museo di stato e Palazzo Pubblico. Nell’atrio, alle 22, taglio del nastro per la mostra “Tributo allo stemma”, dedicato alla sovranità della Repubblica attraverso i suoi emblemi.
Nel video l'intervista a Edith Tamagnini, ambasciatore Unesco.

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