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Capodanno in piazza: pienone sia a San Marino che a Rimini

1 gen 2012
Capodanno in piazza: pienone sia a San Marino che a Rimini
Capodanno in piazza: pienone sia a San Marino che a Rimini
In pieno Cento Storico luci e decorazioni hanno creato un’atmosfera che è riuscita a coniugare la dimensione medioevale, sospesa e quieta, a quella moderna, che ha il ritmo degli ultimi successi. Una formula vincente: tantissime le persone che hanno risposto all’invito della Repubblica di San Marino. Ed hanno scelto di festeggiare la notte più lunga dell’anno dall’alto del monte Titano, affollando il centro, con la compagnia della Magicaboola Brass Band. Una notte tersa, splendido il panorama da quassù: ma dopo la mezzanotte tutti con lo sguardo ancora più in alto: per lo spettacolo pirotecnico che ha colorato il cielo di San Marino. Dopo l’incanto dei fuochi, la festa. Musica e balli fino a tarda notte.
Insieme al 2011, Rimini, archivia il Capodanno in diretta Rai e saluta il 2012 con un pienone che va oltre le aspettative. 30 mila spettatori si sono stretti in piazzale Fellini per il concerto di Franco Battiato. L’esibizione del maestro siciliano accende la notte riminese ed incorona il successo delle iniziative del “capodanno più lungo del mondo”.
La perdita del capodanno rai, volato a Courmayeur, lascia un vuoto senza rimpianti. La lunga notte del Capodanno riminese fa il tutto esaurito anche al Palacongressi, sulle note del liscio, al Teatro degli Atti, in centro. Prima della mezzanotte, a piazzale Fellini, due passi dalla riva mare, una riflessione su Rimimi. Che non si riconosce più come città del divertimentificio, che conserva gelosa le suggestioni felliniane, che fa i conti con una crisi economica che ha lasciato a casa la stragrande maggioranza degli italiani per San Silvestro.
E allora, tutti in piazza. Per festeggiare ballare, cantare. Dopo la mezzanotte i festeggiamenti sono proseguiti in centro storico e nei locali di Marina Centro, unite per una notte da un viale di persone, ragazzi ma anche tante famiglie, che hanno aspettato l’alba prima di tornare a casa.

s.b.

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