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Lorenza Ghinelli, la prima donna di Villa Manzoni

18 lug 2014
Lorenza Ghinelli, la prima donna di Villa Manzoni
Lorenza Ghinelli, la prima donna di Villa Manzoni
Non guardarlo, non cercarlo. Se gli credi lui ti vede. E’ Il Divoratore, personaggio immaginifico, che nasce dagli abissi dell’animo dove albergano le paure più profonde. Non bisogna credere alle paure. “Lui” non perdona.
Il Divoratore è il caso letterario del 2011. Alla Fiera di Francoforte se lo accaparrano sette Paesi e in Italia scala le classifiche. Sulla scena letteraria irrompe così Lorenza Ghinelli, classe 1981, una testa di capelli ricci ribelli, una penna incredibile che, già l’anno successivo, la fa arrivare finalista al “Premio Strega” con un altro libro destinato a diventare un best seller: La colpa.
Sulla scia di questi successi, Lorenza Ghinelli, riminese che vive a Santarcangelo, arriva a Villa Manzoni, la prima donna di un salotto culturale che finora ha visto solo esponenti maschili. Giovedì 24 luglio, alle ore 21, Lorenza Ghinelli presenterà il suo ultimo libro: Con i tuoi occhi, edizioni Newton Compton. Corpi, anime ed esperienze, la vita, l’amore, il sesso e la morte: sono questi gli ingredienti del mondo reale che in questo libro si rendono protagonisti grazie ad uno stile tanto brillante quanto semplice. Lorenza Ghinelli sembra aver ormai assunto un marchio di fabbrica vincente.
Un nuovo filone narrativo per il Salotto di Villa Manzoni, promosso da Ente Cassa Faetano – fondazione Banca di San Marino per favorire l’incontro con gli autori, avvicinare al mondo della letteratura e approfondire vari temi di interesse culturale e sociale. Ma anche per dare impulso a Dogana, da sempre polo commerciale e produttivo, in una nuova e intrigante veste di polo culturale.

L’autrice
Lorenza Ghinelli a sette anni ha un’unica certezza: vuole scrivere. Si cimenta nella sua prima narrazione horror. Legge quel che ha scritto registrandolo con un mini recorder rosa shocking, poi lo fa ascoltare ai compagni di classe. L’ilarità diffusa che accompagna il racconto la fa seriamente riflettere. Affronta la prima riscrittura della vita. Ottiene il medesimo risultato.
Comprende che la determinazione non basta e si abbandona a letture compulsive: studia la concorrenza. Vent’anni dopo qualcosa di buono le riesce. In quest’arco di tempo abbandona il liceo classico e si rifugia nelle camere oscure dell’Istituto Statale d’Arte di Riccione, le consegnano il diploma in grafica pubblicitaria e fotografia che di buon grado accetta. Finalmente si aprono le gabbie della scuola. Ma ci ricade dentro. Nel 2001 viene ammessa al Master in Tecniche della Narrazione presso la Scuola Holden di Torino. Lo termina nel 2003 e torna a Rimini più determinata di prima. Ma agli occhi degli altri appare solo più confusa: consegue un diploma in web design, uno in montaggio digitale, fa teatro, danza, corsi apparentemente scelti giocando a mosca cieca, eppure, Lorenza ne è sicura, sta esplorando l’universo della comunicazione. E si laurea con lode in Scienze della Formazione, con una tesi sull’autobiografia nelle relazioni d’aiuto. Inizia a pubblicare racconti e nel 2010 esce J.A.S.T. (Just Another Spy Tale), scritto con i prodi Simone Sarasso e Daniele Rudoni. Lo pubblica Marsilio. Poi la sua strada diventa tutta in discesa. Con Il Divoratore assurge ai primi posti delle classifiche non solo italiane, viene invitata in tutti i salotti televisivi. Diventa un personaggio a tutti gli effetti. E già si parla della prossima trasformazione in film del libro che l’ha resa famosa.

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