Alle scuderie del Quirinale di Roma, dopo il grande successo di “Matisse-Arabesque”, ecco la nuova mostra “Arte della civiltà islamica”, fino al 20 settembre.
La collezione al-Sabah contava almeno 35mila pezzi, tutte opere d'arte islamiche che lo sceicco aveva raccolto in 40 anni. Una delle più importanti al mondo, che in occasione della Festa Nazionale del Kuwait, il 23 febbraio 1983, venne offerta in prestito permanente al Museo Nazionale del Kuwait, dove rimase fino alle tragiche vicende dell'invasione irachena dell'agosto 1990.
Dalla razzia si salvarono un centinaio di oggetti, il nucleo della mostra “Arte islamica e mecenatismo”, protagonista di un tour che ha toccato oltre venti tra i musei più importanti del mondo.
All'ingresso, subito un pezzo straordinario a dare il benvenuto alla mostra, caratterizzata da una luce soffusa di grande atmosfera: un enorme tappeto iraniano del XVIII secolo. Una porta lignea intarsiata del XVI secolo, sempre dall'Iran, magnifici pezzi del gioco degli scacchi in cristallo di rocca.
A chiudere, lo sfarzo delle opere di oreficeria, soprattutto indiane, il vanto della collezione al-Sabah. Si rimane decisamente a bocca aperta nel contemplare gli splendidi gioielli dagli scintillanti diamanti e smeraldi, che farebbero la gioia di qualsiasi signora, ma anche davanti alle custodie di pugnali intarsiate di pietre preziose. Un vero e proprio tesoro che racchiude 1400 anni di storia, da territori che dalla Spagna giungono fino alla Cina.
Francesca Biliotti
La collezione al-Sabah contava almeno 35mila pezzi, tutte opere d'arte islamiche che lo sceicco aveva raccolto in 40 anni. Una delle più importanti al mondo, che in occasione della Festa Nazionale del Kuwait, il 23 febbraio 1983, venne offerta in prestito permanente al Museo Nazionale del Kuwait, dove rimase fino alle tragiche vicende dell'invasione irachena dell'agosto 1990.
Dalla razzia si salvarono un centinaio di oggetti, il nucleo della mostra “Arte islamica e mecenatismo”, protagonista di un tour che ha toccato oltre venti tra i musei più importanti del mondo.
All'ingresso, subito un pezzo straordinario a dare il benvenuto alla mostra, caratterizzata da una luce soffusa di grande atmosfera: un enorme tappeto iraniano del XVIII secolo. Una porta lignea intarsiata del XVI secolo, sempre dall'Iran, magnifici pezzi del gioco degli scacchi in cristallo di rocca.
A chiudere, lo sfarzo delle opere di oreficeria, soprattutto indiane, il vanto della collezione al-Sabah. Si rimane decisamente a bocca aperta nel contemplare gli splendidi gioielli dagli scintillanti diamanti e smeraldi, che farebbero la gioia di qualsiasi signora, ma anche davanti alle custodie di pugnali intarsiate di pietre preziose. Un vero e proprio tesoro che racchiude 1400 anni di storia, da territori che dalla Spagna giungono fino alla Cina.
Francesca Biliotti
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