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Cessione Gruppo Delta, giorni difficili per i lavoratori

15 dic 2009
Cessione Gruppo Delta, giorni difficili per i lavoratori
Cessione Gruppo Delta, giorni difficili per i lavoratori
Temono di perdere il proprio posto di lavoro, i 900 dipendenti del Gruppo Delta che ancora non sanno se e quando andrà in porto la trattativa di vendita da parte della Cassa di Risparmio, che ancora detiene la maggioranza delle quote, a Intesa Sanpaolo. Stamattina a Bologna la prima manifestazione, domani la seconda davanti alla sede di Banca d’Italia, con l’appoggio dei sindacati.
Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, una delle ipotesi potrebbe essere quella di spezzettare Delta, col paracadute organizzato da Bankitalia, che vorrebbe far confluire i 3,4 miliardi di debiti non garantiti verso le banche in una società-veicolo per uso speciale, con una moratoria sul rimborso. La Carisp spera di poter rientrare, in qualche modo, degli ingenti investimenti effettuati a suo tempo nel Gruppo, altrimenti per la storica banca sammarinese potrebbero essere dolori.
Intanto, fanno non poco discutere le dichiarazioni rilasciate ai pm di Forlì da Stefano Caringi, già responsabile della vigilanza di Banca Centrale, riportate dal Sole 24 ore: “Banca Centrale - si legge nell’articolo di Roberto Galullo - era a conoscenza del controllo di fatto abusivamente esercitato dalla Cassa di Risparmio sul Gruppo Delta, anche se ufficialmente lo negava o comunque non lo riconosceva”. Pronta la replica di Banca Centrale: “Questa autorità di vigilanza, pur non potendo divulgare notizie coperte da segreto professionale, precisa comunque che il contenuto di detto articolo è radicalmente contrario al vero, nella parte in cui, con arbitrare citazioni, attribuisce al dottor Caringi affermazioni concernenti relazioni tra Carisp e il gruppo bancario Delta”.

Francesca Biliotti

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