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Per i regali di Natale la spesa media è tra i 100 e i 300 euro

16 dic 2009
Va bene la recessione e le difficoltà nel fare quadrare i conti, ma il Natale non si tocca. Sarà quindi moderato, sobrio, ma non da crisi. E’ indubbio che qualche sacrificio sia d’obbligo, per cui i regali subiranno un cambiamento adattandosi ai tempi di magra. Gli Italiani saranno più generosi con se stessi e risparmieranno con gli amici. La buona notizia è la riscoperta, sotto l’albero, della cultura. I doni più gettonati saranno infatti libri, cd e dvd. Secondo la Confcommercio il 50% spenderà tra 100 e 300 euro. La “destinazione amici” rimane alta anche per gli articoli sportivi ma crolla per i cellulari e i personal computer, acquistati soprattutto per sé.
La crisi non inciderà neppure sulla tavola. Nove italiani su dieci trascorreranno la vigilia e il pranzo di Natale a casa con parenti e amici per gustare soprattutto i piatti della tradizione, senza rinunciare alla qualità. La Coldiretti stima che due italiani su tre spenderanno la stessa cifra dello scorso anno. Non si toccano neppure i simboli del Natale, a partire dall’albero che molti hanno scelto vero. E sulle tavole non mancheranno pandori, panettoni, cotechini e zamponi. E tutti gli amanti dei prodotti Made in Italy saranno orgogliosi di sapere che questo sarà l’anno dello spumante italiano. Nel mondo verranno stappate 140 milioni di bottiglie. Per la prima volta nella storia supereranno nei brindisi lo champagne francese le cui esportazioni sono crollate del 41% nei primi sei mesi del 2009.

Monica Fabbri

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